Nel weekend di F1 a Singapore la FIA ha dichiarato legale l’ala posteriore della McLaren. Una decisione che Sergio Perez non ha esitato a criticare.
La questione della legalità o meno dell’ala posteriore della McLaren, dopo quanto visto a Baku, è un tema caldo in questa fase di mondiale di F1 e la decisione della FIA non ha aiutato a stemperare gli animi, tra cui quello di Sergio Perez.
Il messicano è in lotta con McLaren per il titolo costruttori e a Baku è arrivato il sorpasso da parte di Oscar Piastri e Lando Norris, complice anche il suo incidente con Carlos Sainz. D’altra parte la McLaren ha superato tutti i test di verifica FIA e di carico statico nonostante l’alta velocità sembri amplificare l’effetto DRS con una accentuata flessibilità. Come riportato da PlanetF1 un team avrebbe scritto alla FIA per avere chiarimenti ma non si tratterebbe di Ferrari, Red Bull o Aston Martin.
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La “sorpresa” di Perez della non illegalità della McLaren
Nel giovedì di Singapore Perez ha manifestato tutta la sua sorpresa sul giudizio della FIA:
“È chiaro che è fuori dai regolamenti ed è stata ritenuta un’auto legale. Quindi, sì, sono molto sorpreso. Inoltre, hanno fatto alcune gare con quell’alettone posteriore, ma non è successo niente. Penso che, da parte nostra, dobbiamo solo concentrarci su noi stessi. Abbiamo subito un danno enorme in termini di campionato e ora loro sono in vantaggio.”
I media hanno fatto una domanda chiara al messicano se, secondo la sua opinione, l’ala McLaren fosse illegale o meno:
“Pensavo davvero che fosse fuori dai regolamenti una cosa del genere. Si vede chiaramente che l’ala si flette ma hanno fatto i controlli e sembra che sia legale. Sono sorpreso quanto voi, è un enorme vantaggio.”
Vista quindi la decisione della FIA c’è da aspettarsi che i team in lotta per il mondiale possano andare nella stessa direzione di sviluppo di McLaren e Perez non ha smentito tale suggestione:
“Non sono un esperto di cose tecniche, ma sono sicuro che il team ci stia pensando, perché all’improvviso, ora è diventato legale.”
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*Immagine di copertina, credit: Red Bull Racing