Sul circuito che ospiterà il GP di F1 a Baku, dopo averlo fatto pure a Monza, è stata allungata la zona DRS per favorire i sorpassi
Il DRS durante i GP di F1 come questo di Baku, è diventato un elemento ormai essenziale. Dopo aver modificato l’area in cui si può viaggiare con l’ala mobile spalancata a Monza, hanno fatto lo stesso cambiamento nel circuito dell’Azerbaigian.
Nella pista Brianzola, la zona DRS sul rettilineo principale era stata allungata di 103 metri per favorire i sorpassi, che sono ormai diventati qualcosa di raro senza l’uso del sistema.
Sulla pista dove sarà disputato il GP di Baku di F1, la zona DRS si è estesa esattamente di 100 metri. I piloti potranno attivare l’ala mobile per cercare di superare l’auto che li precede dopo 347 metri dall’uscita dell’ultima curva, la 20. Lo scorso anno il punto di attivazione era invece posizionato a 447 metri dopo l’uscita della curva.
Anche un’altra zona DRS, quella che va da curva 2 a curva 3, è soggetta a una piccola modifica: accorciata di 2 metri.
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Questa mossa si tratta di un notevole passo indietro, un ritorno alle origini dovuto dagli scarsi risultati ottenuti grazie al metodo brevettato in precedenza. Nella scorsa stagione infatti la FIA aveva sperimentato la riduzione delle zone DRS in alcuni circuiti (tra cui proprio Baku).
La scelta della Federazione era dovuta all’enorme vantaggio che aveva Red Bull all’apertura dell’ala posteriore. Riusciva a guadagnare fino a 30km/h in più degli avversari in pochissimi secondi.
Quest’anno, si è testata la stessa riduzione delle zone DRS a Spa e Barcellona, ma i pareri dei piloti furono fortemente negativi i quali si lamentarono per le eccessive difficoltà riscontrate nei sorpassi.
Oltre a ciò, non hanno apportato altre modifiche sostanziali al circuito Azero, se non l’installazione di nuove barriere e il miglioramento dell’asfalto all’uscita dei box, tra curva 2 e 3, e nella parte della città vecchia.
*Foto in copertina, credits: Formula1.com
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