La FIA ha reso note le nuove sanzioni per il linguaggio dei piloti, e la Red Bull ha prontamente replicato.
Negli ultimi mesi del 2024 le polemiche sono ruotate attorno al linguaggio dei piloti considerato inappropriato dalla Federazione. Con l’avvicinarsi della stagione 2025, la FIA ha inasprito le sanzioni nel caso in cui i piloti utilizzeranno un linguaggio scorretto o esporranno le loro opinioni. La Red Bull non ha esitato a rispondere visti i precedenti del loro pilota.

Fonte: F1TV
Il primo a finire al centro dell’attenzione nella passata stagione è stato Max Verstappen. Nella conferenza stampa di giovedì a Singapore, infatti, il quattro volte Campione del mondo si è espresso con dei termini che alla FIA non sono piaciuti.
La Federazione ha così deciso di punire Max Verstappen costringendolo allo svolgimento di lavori socialmente utili, cosa che gli era già successa dopo la rissa con Ocon avvenuta in Brasile. Tornando all’episodio di Marina Bay, da quel momento l’olandese ha deciso di rispondere a monosillabi ad ogni domanda della conferenza. Ha poi spiegato che avrebbe risposto in modo più approfondito a tutte le domande una volta fuori dalla sala stampa utilizzando i termini da lui ritenuti opportuni.
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Passando alla stoccata contro la Federazione, dobbiamo specificare che quest’ultima ha recentemente reso note le nuove sanzioni che verranno applicate da questa stagione. I piloti non potranno dunque esprimersi con un linguaggio che potrebbe provocare danni morali alla FIA o ad altri organi della F1; non potranno esporre le loro opinioni politiche, religiose, e di altro genere. Rischieranno infine di essere banditi in caso di mancato rispetto delle indicazioni FIA per quanto riguarda le cerimonie organizzate dalla stessa Federazione.
Dopo la pubblicazione di queste linee guida relative alle modalità di espressione non è tardata la replica della Red Bull. Il team austriaco ha infatti pubblicato una foto che ritrae Max Verstappen durante un’intervista (clicca qui per vedere il post). Ha scritto nella descrizione: “Se noi parliamo…” alludendo alla quantità di argomenti che i volti della F1 non possono più trattare e alle modalità con cui si possono esprimere.
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