La FIA cambia idea un’ulteriore volta, in arrivo una nuova direttiva tecnica contro le ali flessibili
Le decisioni prese dalla FIA nell’ultimo periodo fanno spesso discutere e quello che si vocifera in queste ore non è da meno. Secondo le ultime notizie, riportate da Autoracer.it, sarebbe in arrivo una nuova direttiva tecnica che limiterebbe lo sfruttamento delle ali flessibili.
Questo annuncio arriva con un tempismo estremamente critico per le squadre di Formula 1. Il progetto della vettura 2025 è ormai completato e si presume che quasi tutti i team abbiano puntato sulla flessione delle ali. In termini di budget cap può essere un risvolto fondamentale già all’inizio della stagione.
Per dovere di cronaca, questa ulteriore modifica al regolamento non entrerà in vigore subito, ma sarà attiva dal Gran Premio di Barcellona. Verrà dato il tempo ai team di mettersi nelle condizioni di superare i nuovi test statici della FIA per rientrare nei paletti delineati.
I dettagli della modifica al regolamento
La direttiva tecnica sulle ali flessibili che entrerà in vigore in questa stagione è una modifica della TD18. I temi trattati sono i profili dell’ala anteriore e il modo in cui si effettueranno i test per verificarne la legalità . Con ogni probabilità il carico applicato durante la prova statica sarà lo stesso, ma verrà diminuito l’effetto di flessione.
Rispettando le regole attuali è possibile una flessione massima di 15 millimetri. Data l’entrata in vigore della futura direttiva questa soglia si abbasserebbe a 10 millimetri. Si può quindi dedurre che l’effetto raggiungibile equivale a un terzo in meno di quello precedente.
I team più svantaggiati
Il tema della ali flessibili è diventato fondamentale nella seconda parte della scorsa stagione. Il cambio di assetto in corsa, che questa soluzione riusciva a simulare, permetteva di sopperire ai difetti di questa generazione di vetture. Era possibile controbattere il sottosterzo nelle curve lente e il sovrasterzo in quelle più veloci.

I due team che in assoluto hanno sfruttato maggiormente questa soluzione sono Mercedes e McLaren. Soprattutto il team di Woking che ha fatto delle proprie ali la chiave del successo, andando a lavorare estremamente anche su quella posteriore.
Red Bull e Ferrari hanno assunto un ruolo molto simile. Inizialmente hanno iniziato la protesta contro l’ala posteriore McLaren (risultata positiva). Successivamente si sono adeguate lavorando sulla flessibilità dell’ala anteriore. Una innovazione che ha permesso a Ferrari, da Austin in poi, di ritornare a lottare per le vittorie.
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