Secondo Stefano Domenicali, le power unit attuali sono troppo complesse, e si sta valutando il ritorno dei motori aspirati in F1.
Intervistato da Roberto Chinchero per Motorsport.com, Stefano Domenicali ha toccato il tema dei motori aspirati in F1. Il manager ritiene che siano una buona alternativa, e l’introduzione dell’e-fuel potrebbe accelerare il loro ritorno.
La Formula 1 si sa, è sempre stato un fondamentale banco di prova per le tecnologie del mondo automotive. Ora che sta prendendo piede la sfida della mobilità sostenibile, non sarà da meno, sostiene Domenicali. “Non vogliamo fare guerre tecnologiche contro la mobilità full electric, ma crediamo che la Formula 1 possa accelerare la possibilità di avere benzine sostenibili al giusto prezzo. Questo sarà un grande aiuto per la mobilità nei vari settori, commerciale, aeronautico e automotive” ha dichiarato.
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Commentando poi le discussioni in corso sulla nuova generazione di motori in F1, Domenicali ha stabilito le priorità. “Se riusciremo a essere efficaci nello sviluppo di benzine sostenibili potremo costruire le nuove power unit puntando sulla leggerezza. Vogliamo un motore competitivo, con molti cavalli e anche con un suono più importante. Il 99,9% della gente vuole tornare a sentire in pista un sound da Formula 1, ed è un’esigenza che abbiamo messo sul tavolo“.
Infine, l’attuale capo della Formula 1 si è espresso riguardo l’effettiva necessità di power unit complesse come quelle attuali. “Personalmente credo di no. Oggi siamo in una fase di transizione, i grandi Costruttori hanno bisogno di sviluppare tecnologie ibride ed elettriche. Esse sono parte del loro portafoglio vendite, ma credo che, se faremo un buon lavoro con i carburanti sostenibili, potremo tra qualche anno avere dei motori semplificati e con un minore impatto sul peso. È qualcosa a cui presto inizieremo a pensare“.
Foto di copertina: Formula 1
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