Febbraio 17, 2025
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F1 | Ecco il piano per riportare l’Anello Alta Velocità di Monza in funzione

Sticchi Damiani ha parlato della volontà di rendere di nuovo operativo l’Anello Alta Velocità dell’Autodromo di Monza.

Il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, in occasione di una conferenza stampa organizzata nella città di Monza per parlare dei lavori realizzati nell’Autodromo in vista della F1 e di quello che ne sarà del futuro, ha dichiarato che c’è la volontà di recuperare la pista ad alta velocità rendendola di nuovo attiva.

Monza F1
Juan Manuel Fangio, Stirling Moss, Piero Taruffi e Karl Kling – GP d’Italia 1955 (Crediti: Carburando.com)

L’Anello Alta Velocità di Monza conosciuto anche come Catino o Sopraelevata fu costruito nel 1922 e successivamente venne modificato alcune volte per ragioni di sicurezza. I suoi progettisti avevano un obiettivo da raggiungere, ovvero quello di permettere velocità medie elevatissime in condizioni di marcia uniformi, evitando i cambi di direzione e l’uso dei freni.

L’Anello ha ospitato il Gran Premio d’Italia dal 1922 al 1938, e nelle edizioni del ’55, ’56, ’60 e ’61. Attualmente però, a causa delle sue condizioni, non viene più utilizzato per eventi motoristici, ma solo per qualche manifestazione. Però, grazie a questi lavori può tornare in funzione.

Le parole di Sticchi Damiani

“Per me che sono una persona che ama molto la storia di questo circuito la pista di alta velocità forse rappresenta la cosa più iconica che c’è nell’Autodromo di Monza. La pista di alta velocità è stata teatro di storie straordinarie e bellissime. È come un’enciclopedia da sfogliare quella pista, e per me è assolutamente necessario e importante che venga recuperata.

Parlando riguardo alle possibilità di renderla operativa, ha dichiarato: “È un lavoro fattibile ed è ancora possibile. In questi lavori abbiamo lasciato la possibilità di ricongiungere il rettifilo dei box con l’uscita e l’entrata della pista di alta velocità. Quindi ancora c’è la possibilità tecnica di collegare le due piste: la stradale e l’alta velocità. E riproporre quel discorso dei 10 chilometri e mezzo, appunto, percorrendo le due piste.


Leggi anche: F1 | Possibile addio al GP di Monza: nessun rinnovo in vista


Il presidente dell’ACI ha spiegato che: “Il lavoro più importante è quello di ricostruire la parte in cemento armato. Probabilmente si riuscirà a farlo anche senza demolire nulla.

“Sappiamo che è una struttura che ha 75 anni, più o meno. Purtroppo ci sono dei ferri dal diametro molto piccolo che col tempo hanno avuto un fenomeno di ossidazione. Su alcuni è saltato il copriferro e ora sono a vista. C’è da capire se è possibile recuperare con convertitori di ruggine questa armatura proteggendola e rinforzandola anche con resine epossidiche. Vedremo tutto quello che oggi può offrire la tecnologia per conservare e ristrutturare un’opera veramente straordinaria.

Ha concluso: “Naturalmente va rifatta tutta la parte in asfalto e soprattutto le barriere che oggi sono bassissime e non hanno la capacità di tenuta e quindi anche quello dovrà essere completamente rifatto con le barriere moderne, e con la possibilità, appunto, di tenuta nel caso di fuoriuscita di strada.

L’Autodromo di Monza si sta rinnovando sempre di più per restare al passo coi tempi e riuscire a mantenere il contratto con la F1, ma rivedere in funzione un simbolo del motorsport come l’Anello sarebbe sicuramente molto suggestivo per tutti gli appassionati.


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Crediti immagine di copertina: AciRallyMonza via Facebook

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