Fase di emergenza in casa Red Bull con Helmut Marko che offre i dettagli della situazione interna
La Red Bull, come raccontato da Helmut Marko, ha organizzato un meeting di emergenza dopo il GP della Cina. Al centro delle discussioni c’erano la prestazione attuale della vettura e gli obbiettivi legati al futuro di breve periodo. Il team è soggetto a diverse critiche anche riguardo la gestione dei piloti, in seguito alla decisione di rispedire Lawson in Racing Bulls. Al suo posto, finalmente, sarà Yuki Tsunoda ad avere l’opportunità di vestire i colori della scuderia ‘madre’, proprio in occasione della gara di casa in Giappone.
I primi due appuntamenti del mondiale hanno evidenziato una monoposto abbastanza distante dai rivali della McLaren. Anche la Mercedes, in particolare con George Russell, pare più competitiva, mentre rimane da decifrare il confronto con la Ferrari. In ogni caso la situazione attuale non rende felice Max Verstappen che, in caso di mancata opportunità di lottare per le vittorie, potrebbe lasciare il team andando in cerca di altre mete.

L’analisi di Helmut Marko
Come anticipato, la Red Bull ha organizzato una riunione di emergenza dopo il GP della Cina e Marko ha fornito i dettagli. Questo meeting era un’opportunità per rassicurare Max sul lavoro del team per cercare di tornare a lottare per le posizioni che contano. Gli ingegneri sono al lavoro per continuare lo sviluppo della RB21, senza dimenticare che il cambio di regolamento è alle porte e sarà fondamentale non tralasciare la progettazione della vettura 2026.
“Dopo essere tornati dalla Cina abbiamo tenuto un meeting a Milton Keynes dove abbiamo parlato di quando e come la RB21 sarebbe tornata una vettura per vincere. È stata una buona conversazione tra Max e gli ingegneri. Siamo riusciti a mostrargli la direzione generale dello sviluppo e i miglioramenti concreti che stiamo applicando alla macchina.”
“Parliamo ora della competitività della monoposto della Red Bull Racing. Dopo i primi due weekend possiamo dire come caratteristiche della RB21 che siamo dietro alla McLaren. La macchina è difficile da guidare e il set-up non è esattamente ottimale. Abbiamo notato, nella seconda metà della gara in Cina, che se le cose vanno bene, come successo a Max nel finale, su gomme dure possiamo girare anche più veloci dei leader. Per essere corretti devo aggiungere che Piastri non stava certamente spingendo.”
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Crediti immagini di copertina: Getty Images
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