La Ferrari si concentra su due fattori fondamentali durante i test privati nel circuito di Barcellona
Si è conclusa la prima giornata di test a Barcellona che la Ferrari sta effettuando con la vettura F1 del 2023. Il programma rientra nei test TPC che consentono a ogni pilota di percorrere 1000 chilometri nell’arco della stagione, con un’auto di almeno due anni fa.
La Scuderia di Maranello ha deciso di investire subito su questa opportunità, in modo da regalare a Lewis Hamilton una familiarizzazione con l’ambiente più repentina possibile. In questi giorni si svilupperà il lavoro con l’ingegnere di pista, Riccardo Adami, e tutto il team che opera all’interno del box.
In pista ci sarà anche Charles Leclerc, lui che invece la squadra la conosce molto bene. Per il monegasco i giri in pista saranno importanti per riprendere l’abitudine alla guida di una monoposto di Formula 1 e per raccogliere dati importanti. Sicuramente Charles osserverà con molta attenzione il lavoro del suo compagno di squadra.
Il lavoro svolto da Ferrari
Come anticipato, questi sono test che la F1 mette a disposizione con auto di almeno due anni, ma la Ferrari a Barcellona può trovare spunti interessanti. Nella stagione 2025 è vietato non essere all’altezza degli avversari. La squadre italiana è chiamata a vincere e ogni dettaglio viene preso in considerazione.
Il primo focus a cui è stato dedicato il lavoro in pista riguarda il momento in cui si spengono i semafori. L’obbiettivo è di lavorare per migliorare le partenze, per fare ciò si può mettere la lente di ingrandimento proprio sullo stacco frizione. La Ferrari negli ultimi anni ha avuto delle buone partenze, ma spesso grazie anche all’abilità dei propri piloti.
Il motivo per cui si vuole puntare questo aspetto è perché si crede che si possa avere un buon margine di miglioramento. Fondamentale è la fase di accelerazione dopo lo stacco frizione. In questo caso la potenza fornita dalla Power Unit dipende dal sistema dell’ibrido.
Il secondo punto in cui la Ferrari si vuole concentrare è l’usura delle gomme. Ricordiamo che l’auto 2023 era molto veloce in qualifica, ma poi in gara subiva eccessivamente l’usura delle coperture. Nella passata stagione si è verificato quasi l’effetto opposto, con un auto decisamente più performante sulle lunghe distanze.
La volontà è quella di raggiungere la capacità di ottimizzare il risultato la domenica, senza compromettere la prestazione sul giro veloce. In questo senso la tipologia di tracciato che è Barcellona può andare incontro alla squadra avendo diversi tratti che mettono a dura prova le gomme
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