Durante il GP del Qatar, Ferrari ha testato nuovamente il fondo sperimentale, utilizzandolo anche in gara. I primi segnali sono incoraggianti, proiettando il team verso un 2025 che si preannuncia particolarmente competitivo.
Durante il weekend del Gran Premio del Qatar, la Ferrari ha riportato in pista il nuovo fondo sperimentale, montandolo sulla monoposto di Charles Leclerc. Il nuovo fondo, testato a Las Vegas da Carlos Sainz, doveva essere utilizzato solo per brevi sessioni nel formato sprint del Qatar. Tuttavia, i riscontri positivi di Leclerc, soprattutto sull’equilibrio della vettura, hanno spinto la squadra a continuare il test anche durante la gara.
L’obiettivo principale di questo componente non è migliorare immediatamente le prestazioni, ma raccogliere informazioni fondamentali per il progetto della vettura che scenderà in pista nel 2025.

Il fondo sperimentale rappresenta una combinazione di nuove idee e soluzioni tecniche già esplorate in passato, ma ora riviste grazie ai progressi nella correlazione tra simulazioni e dati raccolti in pista. Questo miglioramento è stato reso possibile anche dalla ristrutturazione della galleria del vento di Maranello, avvenuta all’inizio della stagione, che ha permesso di ottenere riscontri più precisi durante i test.
La Ferrari, come altre squadre, ha affrontato negli ultimi anni problemi di correlazione con l’introduzione delle vetture ad effetto suolo, una nuova era regolamentare caratterizzata da monoposto estremamente sensibili alle variazioni di altezza da terra.
Il design del nuovo fondo
Il nuovo fondo sembra tuttavia rappresentare un importante passo avanti, introducendo una serie di modifiche su diversi elementi chiave.

Molte delle modifiche introdotte nel nuovo fondo rimangono nascoste, poiché riguardano principalmente componenti non visibili dall’esterno, come l’aerodinamica del sottoscocca. Nonostante ciò, i dati raccolti in pista suggeriscono che il percorso intrapreso dalla Ferrari sia promettente e orientato nella giusta direzione.
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