Hamilton ha concluso la gara di Austin in quarta posizione, nonostante il britannico abbia rivelato di aver accusato un problema negli ultimi giri.
Lewis Hamilton ha finito il GP di Austin in quarta posizione. Per molti è l’ennesimo caso di un podio mancato da parte del britannico quest’anno, ma in realtà potrebbe essere un risultato quasi sfuggito. Il pilota del Cavallino, infatti, ha rivelato di aver avvertito dei problemi che hanno messo a rischio i suoi ultimi giri di gara.
Il nativo di Stevenage ha condotto una gara lineare, passando George Russell in partenza e mettendosi in quarta posizione. Da lì non ha avuto particolari guizzi, se non un breve duello da paura con Leclerc. Il monegasco ha
avuto la meglio, con una strategia opposta a quella dell’inglese, mentre Hamilton ha fatto la sua gara allontanandosi man mano dal compagno di squadra.
Solo negli ultimi giri il pilota #44 ha avuto un brivido. Dal monitor dei tempi, in effetti, si è visto come Piastri, che Hamilton aveva tenuto a una distanza costante di diversi secondi, si è avvicinato improvvisamente al posteriore della sua SF-25.
Nelle interviste post gara, Hamilton ha confermato di aver sentito qualcosa di anomalo. “Non ne sono davvero sicuro. Sono entrato in curva 5 e mi è sembrato di aver colpito qualcosa”, ha detto. “All’improvviso ho avuto un enorme sottosterzo e ho pensato di aver forato. Così ho frenato in curva 11, ma la macchina non si fermava. E ho pensato: ‘Accidenti, cosa sta succedendo?’”.
“In qualche modo sono riuscito a tenerla in pista negli ultimi due o tre curvoni, ma avevo tantissimo sottosterzo. Pensavo che si fosse rotto l’alettone anteriore o che fosse successo qualcosa alla gomma. È stato davvero al limite. Mi sono tornati in mente i flashback di Silverstone 2020″, ha concluso.
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Crediti immagine di copertina: Filip Skripko/PN24
