Come di consueto, Ferrari e gli altri team nei test hanno deciso di “nascondersi” per non dare riferimenti agli avversari. Ma effettivamente quanto si è nascosta la Scuderia di Maranello?
Quando ci sono i test l’unica cosa che “non s’adda fare” è quello di mostrare agli altri team tutto il potenziale di una vettura, visto che non si vuole mai svelare in anticipo le proprie carte più del dovuto, quindi i test del Bahrain ci hanno dato indicazioni importanti ma non certe.
Ovviamente anche Ferrari ha fatto ciò, ma ecco qualche valore che ci può indicare quanto effettivamente il team di Maranello si sia nascosto o meno.
Ferrari ha giocato a “nascondino”?
In tutti e tre i giorni di test, si è decisi di utilizzare una mappatura medio-bassa per quanto riguarda il motore a combustione interna, mentre una modalità conservativa per il sistema di tipo ibrido.
Queste sono le impostazioni che Ferrari utilizza consuetamente quando si trova in gara, quindi come si pensava non si è decisi di estrarre tutto il potenziale per i motivi descritti nell’introduzione.
Tuttavia ci sono stati dei giri, due o tre al massimo, in cui gli ingegneri hanno provati settaggi più aggressivi per valutarne il comportamento.
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Ferrari è convinta di essere migliorata nella gestione degli pneumatici, tallone d’Achille del 2023 e nel corso dei test lo abbiamo notato, anche se non sappiamo effettivamente di quanto.
Il motore potrebbe essere un’arma importante per Ferrari come abbiamo visto anche l’anno scorso ed a Maranello sono convinti che soprattutto in Bahrain il propulsore sarà un’arma importantissima da sfruttare.
Per comprendere quanto Ferrari si sia nascosta dunque bisognerà aspettare la giornata di venerdì, quando ci saranno le prime qualifiche dell’anno, per poi sperare in una gestione ottima in gara.
Credit copertina: Scuderia Ferrari
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