Gerhard Berger, leggenda della Formula 1, ripone la sua “massima fiducia” nel fatto che Ferrari possa essere la principale rivale per la Red Bull nella nuova stagione. Ecco perchè.
Il 10 volte vincitore di Grand Prix di F1, Gerhard Berger, ha indicato la Ferrari come, potenzialmente, la rivale più vicina alla Red Bull in questa nuova stagione. Dopo aver duellato con la Red Bull per gran parte del 2022, il team rosso ha fatto un passo indietro nella stagione successiva in seguito ad una filosofia di design che non ha fornito i risultati aspettati.
La Scuderia di Maranello è, però, riuscita a migliorare lentamente con il progredire della stagione del 2023, ottenendo le migliori prestazioni su circuiti a basso carico aerodinamico come Spa, Monza e Las Vegas. Si prevede che la Ferrari e la Mercedes apporteranno modifiche radicali alle loro vetture per il 2024, nel tentativo di ridurre al minimo i deficit e raggiungere il livello Red Bull.
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Le parole di Berger sulla Ferrari e la F1
Gerhard Berger – che ha corso in Formula 1 tra il 1984 e il 1997 – pensa che la Ferrari possa colmare il divario con la Red Bull se “ci saranno modifiche radicali”. “In F1 le cose si risolvono sempre in modo diverso da come si pensa”, ha dichiarato in un’intervista.
“Se la Red Bull rimane una squadra unita, come l’anno scorso, sarà difficile raggiungerli. Sarà possibile solo se gli altri team adottano misure radicali. Ripongo ancora la mia massima fiducia in Ferrari. Nella seconda metà della stagione, sono stati migliori di quanto mostrino i risultati”. Berger ha poi aggiunto: “Non si dovrebbero sottovalutare, però, la Mercedes e [Lewis] Hamilton e anche la McLaren, che sta facendo un ottimo lavoro”.
La leggenda della F1 si è poi espressa sul dominio di Max Verstappen dicendo che non appoggia l’idea di definirlo noioso e spiega che, in qualche modo, crea addirittura ‘un certo entusiasmo’: “Lo dicevamo già ai tempi di Schumacher: questa cosa non può durare a lungo. Però, c’è da dire, che questo dominio crea anche un certo entusiasmo, persino in me”.
“Si rimane semplicemente catturati dalla perfezione. La perfezione sta nel pilota che non commette più errori, nella squadra che effettua ogni pit-stop nel miglior tempo, nella macchina che non si ferma e nel motore che non si spegne. È affascinante, e la cosa che vuoi sapere è se sarà così anche la prossima volta” conclude.
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Immagine di copertina: ©LaGazzettadelloSport