Nella notte di Abu Dhabi è la McLaren a trionfare, non basta la rimonta di Leclerc che mostra tutta la sua frustrazione nel giro di rientro.
Ad Abu Dhabi Ferrari cerca l’impresa, ma la rimonta di Charles Leclerc, dalla diciannovesima posizione al podio, non basta. McLaren si aggiudica il campionato costruttori per la prima volta dal 1998, lasciando ancora a secco la rossa. Amareggiato il monegasco che ha sfogato tutta la sua frustrazione sul proprio volante a fine gara.

Dopo le insidie del venerdì, con 10 posizioni di penalità a Leclerc per cambio batteria, e quelle del sabato, per uscita in Q2 sempre del monegasco a causa di track limits, le cose si mettevano davvero male per Ferrari. Il campionato costruttori sempre più un miraggio, solo un miracolo poteva rimettere in corsa la scuderia di Maranello.
Forse il miracolo non è arrivato, ma Verstappen c’aveva provato a dare un aiutino ai rivali italiani. Partito dalla prima fila, Oscar Piastri va a contatto con l’olandese e si gira. Dopo aver cambiato gomme ed essere rientrato in pista, commette una sciocchezza che gli costa 10 secondi di penalità.
Con l’australiano fondamentalmente fuori dai giochi, la palla passa a Leclerc che parte a razzo dalla P19 e si ritrova ottavo dopo il primo giro. Dopo dieci giri è già sesto e nel corso della gara riesce a salire ulteriormente fino alla terza piazza, dietro a Carlos Sainz e Lando Norris.
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A quel punto la Ferrari può solo sperare in un errore del britannico, mentre Leclerc si apre in radio più volte. La prima volta chiede quanto sia lontano lo spagnolo dal pilota della McLaren e la seconda chiede se le posizioni di quel momento (seconda e terza) sarebbero state sufficienti per il mondiale costruttori.
Alla risposta negativa del suo ingegnere inizia la frustrazione di Leclerc che non può far altro che fare da spettatore al trionfo McLaren ad Abu Dhabi. La gara spaziale del monegasco e quella solida di Sainz, mai troppo lontano da Norris, non bastano per fare l’impresa.
Nell’amarezza generale spicca quella di Leclerc. Nel giro di rientro sbatte i pugni contro il volante e manifesta tutta la sua delusione in radio con la squadra. Anche sceso dalla macchina e sul podio, il pilota #16 non riesce a celare il dispiacere per essere andati così vicini all’obiettivo, mancato per soli 14 punti. Di seguito il video testimonianza della frustrazione del pilota al giro di rientro:
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Crediti immagine di copertina: @F1