Dieci nomi diversi dal solito sulla colonnina dei tempi, due bandiere rosse, due team che si contendono il secondo posto, una corsia preferenziale per il tre volte campione del mondo
Dall’assalto dei rookie all’insaziabilità di Max Verstappen, passando per una bandiera rossa di troppo e una lotta che non accenna a spegnersi: ecco i Punti Chiave del Venerdì ad Abu Dhabi
Rookies Assemble
La prima sessione di prove libere ha visto dieci piloti titolari cedere il passo ai più giovani, come da regolamento. Tra volti nuovi e altri più familiari, i rookies delle FP1 hanno avuto la possibilità di mostrare le loro capacità tra le curve del Yas Marina. In particolare, Jack Doohan e Robert Shwartzman sono pressoché riusciti a stare al passo con i loro compagni di squadra (Pierre Gasly e Carlos Sainz, rispettivamente). A brillare, tuttavia, è sicuramente stato Felipe Drugovich. Il terzo pilota dell’Aston Martin, infatti, è riuscito a segnare il secondo miglior tempo della sessione, alle spalle di George Russell, in 1:26.360.
Una pioggia di bandiere rosse
Non una, ma ben due bandiere rosse hanno caratterizzato le prove libere due del weekend di Abu Dhabi. La prima è stata causata da Carlos Sainz che, dopo avere messo la vettura nel muro, ha lamentato aria sporca in radio. Si tratta del secondo grave danno subito in poco tempo dalla monoposto numero 55 che, in questo caso, può solo trovare causa in un errore del pilota. L’altra bandiera rossa, invece, è stata causata da Nico Hulkenberg. Il pilota tedesco ha infatti perso la sua Haas all’uscita di curva uno, poco dopo il secondo semaforo verde della sessione. Queste due sospensioni delle attività in pista sono andate, ovviamente, a svantaggio di coloro che non hanno potuto girare durante le FP1.
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Guardie e ladri
Racconteranno la storia di Max Verstappen come quella di colui che, anche quando non c’è più niente, si prende tutto. Il tempo è denaro, lo sa bene il tre volte campione del mondo, che non può nemmeno aspettare il proprio turno dietro alle altre vetture all’uscita dai box. Il numero uno, infatti, ha superato diverse monoposto all’interno del tunnel del Yas Marina, in modo da potere avere più rapidamente accesso alla pista. Un comportamento quasi inspiegabile, considerando che si trattava solo delle prove libere due e, come se questo non bastasse, il titolo è già suo. Molti di noi, tuttavia, avranno già gettato la spugna nel tentativo di spiegarsi l’atteggiamento del cannibale.
Il primo dei perdenti
“I secondi sono i primi degli ultimi”, su questo non c’è dubbio. Quando i primi, però, sono così nettamente superiori, la situazione cambia, e non poco. Nonostante sia il titolo piloti che il titolo costruttori siano già stati assegnati da un pezzo, la fiamma della lotta non pare cedere. Ferrari e Mercedes, infatti, si contendono il secondo titolo in campionato, in un botta e risposta che vede Russell più veloce in FP1 e Leclerc più veloce in FP2. In particolare, il pilota inglese ha segnato un tempo di 1:26.072 nella prima sessione, al quale il monegasco ribatte con un 1:24.809 nella seconda. Come in un duello cavalleresco, nessuna delle due parti, guidate dall’orgoglio, pare volere abbassare la guardia.
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Crediti immagine di copertina: formula1.com