Archiviato il secondo round del mondiale 2023 di F1, vediamo la classifica piloti e quella costruttori dopo il GP d’Arabia Saudita 2023, corsosi sul circuito cittadino di Jeddah.
Siamo soltanto alla seconda gara del mondiale 2023, ma il GP d’Arabia Saudita sa già quasi di sentenza. Red Bull di una categoria a parte, Aston Martin si conferma, mentre Ferrari cola a picco.
Classifica piloti
I primi due circuiti della stagione hanno caratteristiche molto diverse l’uno dall’altro e a questo punto è quindi assolutamente plausibile fare delle valutazioni oggettive sulle singole vetture: a Sakhir è l’assale posteriore quello limitante, con tante accelerazioni da basse velocità e un asfalto molto abrasivo; la pista di Gedda è invece piena zeppa di curve veloci, con un asfalto molto più liscio, ed è quindi l’assale anteriore ad essere limitante.
Alla fine però il prodotto non è cambiato. In Arabia Saudita, si è infatti ripetuto il dominio Red Bull andato in scena due settimane prima. Anzi, in Bahrain le due vetture anglo-austriaco sono andate quasi subito di conserva visto il vantaggio sulla concorrenza, mentre a Jeddah abbiamo potuto saggiare il valore reale della vettura, con Verstappen e Perez a darsi battaglia a suon di record sul giro.
Il risultato è stato quasi imbarazzante: le due RB19 rifilavano infatti oltre un secondo al giro a tutti gli altri. La nuova creatura di Adrian Newey rasenta la perfezione: è la più rapida sui rettilinei, velocissima nei curvoni ad alta velocità, ha un bilanciamento invidiabile con un posteriore sempre ben ancorato all’asfalto. Solo l’affidabilità sta creando qualche grattacapo ai tecnici del team diretto da Christian Horner.
Questo mondiale rischia di essere un monologo dei bibitari per gran parte delle 23 gare, perché il vantaggio appare davvero ampio per poter essere colmato in poco tempo. Certamente non una buona notizia per la Formula 1, la cui popolarità è cresciuta notevolmente negli ultimi due anni, ma di questo gli uomini di Milton Keynes non hanno ovviamente responsabilità. Sta agli avversari rimboccarsi le maniche e provare a dare un senso a questo campionato.
Tutti attendevano la prestazione dell’Aston Martin dopo l’exploit del Bahrain. Ebbene, su un circuito completamente diverso, la AMR23 si è confermata la seconda forza in questo inizio di mondiale. Altra grandissima prestazione di Fernando Alonso, che gli vale il podio numero 100 della carriera.
Per quanto riguarda la Mercedes, poco da dire: a Brackley sono ben consapevoli che la W14 sia figlia di un progetto riuscito male e giocheranno in difesa nella prima parte del campionato, in vista della rivoluzione di Imola.
Abbiamo detto all’inizio che questa gara sa già quasi di sentenza. Al di là di una Red Bull imbattibile, questa affermazione riguarda soprattutto la Ferrari. Su un circuito da medio-basso carico, ci si attendeva una Rossa che quantomeno riuscisse a mettersi dietro Aston Martin e Mercedes. A maggior ragione se si tiene conto degli sviluppi portati in Arabia, tra cui le due ali e il bordo del fondo.
Niente di tutto questo: la SF-23 si scopre maledettamente lenta, alle spalle anche di una Mercedes “sbagliata”, come hanno apertamente ammesso i tecnici della Stella a tre punte. I primi due weekend della stagione hanno il sapore di un brusco risveglio in casa Ferrari e a Maranello dovranno analizzare a fondo quanto successo. Il gap dalla vetta appare già incolmabile e per l’ennesima volta il sogno mondiale rischia di finire ancora prima di cominciare.
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Classifica Costruttori
Con due doppiette in altrettante corse, la Red Bull è quasi a punteggio pieno. All’appello manca soltanto il punto per il giro più veloce del Bahrain. Aston Martin e Mercedes seguono appaiate in seconda posizione, ma con meno della metà dei punti ottenuti dai bibitari. La Ferrari è mestamente la quarta forza del mondiale.
L’Alpine porta a casa un buon risultato di squadra con l’ottavo posto di Esteban Ocon e il nono di Pierre Gasly e si conferma invece la quinta monoposto più veloce del lotto. I tecnici di Enstone hanno sicuramente fatto un buon lavoro durante l’inverno. Fatta eccezione per una Red Bull inarrivabile e per l’Aston Martin, il cui salto in avanti compiuto sa quasi di miracoloso, la nuova vettura francese si è sicuramente avvicinata alle prestazioni di Ferrari e Mercedes.
In questa gara, la lotta più appassionante è stata quella per il decimo posto, l’ultima che permette di ottenere punti mondiali. Yuki Tsunoda ha cercato strenuamente di difendere la posizione, ma, a poche tornate dalla fine, Kevin Magnussen ha sorpassato il giapponese dell’AlphaTauri con una splendida manovra che vale un punto importante per sé e per la Haas.
- Red Bull 87
- Aston Martin 38
- Mercedes 38
- Ferrari 26
- Alpine 8
- Alfa Romeo 4
- Haas 1
- Williams 1
- AlphaTauri 0
- McLaren 0
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