Le qualifiche di ieri hanno gettato le basi per una gara che si prospetta spettacolare. Tuttavia, fondamentali saranno le strategie, ecco una guida di quelle più probabili in Arabia Saudita.
Diversi saranno i punti chiave della corsa di Jeddah, da molte vetture con prestazioni simili alle rimonte a cui saranno chiamati Verstappen e Leclerc. Tuttavia, per avere la meglio sui rivali al termine del GP di Arabia Saudita, è fondamentale adottare le strategie migliori, esaminiamo in questa guida quali potrebbero essere.
Le mescole a disposizione
Apriamo la guida alle strategie per il GP di Arabia Saudita ribadendo i pneumatici portati in pista da Pirelli. L’azienda milanese ha optato per le mescole centrali della gamma. Dunque, la C2 sarà la P Zero White hard, la C3 sarà la P Zero Yellow medium e la C4 sarà la P Zero Red soft. Tale scelta è una conferma della nomination della passata stagione, la quale si è rivelata essere equilibrata nonché molto flessibile.
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La precedente edizione
Nel 2022 tutti i piloti giunti a traguardo hanno optato per una strategia ad una sosta. La maggioranza della griglia è partita con gomme medie per poi passare alle dure, mentre solo 3 vetture hanno scelto la strategia inversa. Dunque, la mescola morbida in gara non è stata montata da nessuno.
Guida alle strategie del GP di Arabia Saudita 2023
Visto il basso degrado evidenziato, con tutta probabilità il GP di Arabia Saudita si correrà adottando una strategia ad una sosta. La maggioranza dei team potrebbe optare di partire con il pneumatico medio per poi passare dopo circa 20 giri alla hard.
Per qualche pilota, soprattutto nella seconda parte della griglia, potrebbe essere il piano inverso, ovvero partire con le dure per poi passare alle gialle, al fine di allungare il primo stint ed avere gomma più fresca e più morbida dei rivali nella parte conclusiva del Gran Premio. Tuttavia, ciò comporterebbe un grande svantaggio nelle prime fasi di gara, dal momento che le coperture dure ci mettono più tempo a raggiungere la finestra di temperatura e dunque a generare grip.
Non è da escludere totalmente anche l’utilizzo della soft, anche se è meno consistente e dunque consente meno flessibilità strategica nel caso fosse tatticamente vantaggioso allungare il primo stint. Ciononostante, a tal proposito è da sottolineare come Verstappen, Leclerc e Sainz siano gli unici piloti dei top team ad avere almeno un set di gomme soft nuove, dunque per loro può essere una strada percorribile, sia ad inizio gara per avere extragrip in partenza che come ultimo stint per un finale molto aggressivo.
In caso di Safety Car o Virtual Safety Car, i team potrebbero scegliere di sacrificare qualche posizione in pista per montare gomme nuove, passando così su una strategia a 2 soste. Invece, nel caso di gara lineare e senza interruzioni, tale opzione è da escludere.
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