Il due volte campione del mondo ha fissato il miglior tempo anche nella seconda sessione di prove libere del GP d’Arabia Saudita di F1. Le Ferrari annaspano a centro gruppo, ma sul passo gara sono tutti vicini.
Chi riuscirà a contrastare lo strapotere di Max Verstappen? Dopo aver dominato il GP del Bahrain, l’olandese è partito col piede giusto anche a Gedda, fermando il cronometro sull’1:29.617 e rifilando quasi mezzo secondo al compagno di squadra Sergio Perez. Una Red Bull che si è concentrata sul giro secco, con velocità subito elevate in fondo al rettilineo. Si confermano in gran forma le Aston Martin, con Alonso terzo davanti a Stroll. Seguono le Mercedes in P5 e P6. Più indietro le Ferrari, con Sainz 7° e Leclerc 11° staccati rispettivamente di 1.3 e 1.5 secondi, ma le due Rosse erano molto giù di motore.
Qui la sintesi della prima sessione di prove libere.
Le FP2 saranno la sessione di libere più importante del weekend poiché è l’unica che si corre di notte, quindi nelle stesse condizioni di qualifica e gara. Anche i programmi dei team andranno a convergere: tutti infatti effettueranno una simulazione qualifica a cui seguirà quella del passo gara.
Sintesi Prove Libere 2
Nella prima parte della sessione, tutti i piloti dei top team scendono con in pista con gomme medie. Solo qualche team di seconda fascia opta per le Hard, tra cui Le due McLaren, le due AlphaTauri, Sargeant (Williams), Magnussen (Haas) e Bottas (Alfa Romeo).
La musica però non sembra cambiare rispetto alla prima sessione. E’ sempre Verstappen a dettare legge con il crono di 1:29.952, seguito da Perez a 476 millesimi e Alonso a 660 millesimi. Molto bene Alpine, con Gasly 4° e Ocon 5°, e Albon 6°. Ancora indietro Ferrari e Mercedes: Leclerc è 7° a quasi 1 secondo dalla vetta, poi Hamilton 9°, Sainz 10° e Russell 11°.
Nella simulazione qualifica con gomma soft, Verstappen scende ulteriormente ma non di molto: 1:29.603 è il riferimento fissato dal campione del mondo, che costituisce anche il miglior tempo finora del weekend. Seguono sempre Alonso e Perez, stavolta a parti invertite: lo spagnolo è secondo a 208 millesimi, il messicano terzo a 299 millesimi. Si conferma a ottimi livelli con la mescola più tenera l’Alpine: Ocon è 4°, Gasly 6°, entrambi a 4 decimi. Nel panino delle vetture francesi c’è la Mercedes di Russell.
Non si schiodano dalle posizioni di centro gruppo le Ferrari: Leclerc in P9 e Sainz in P10 sono staccati rispettivamente di 7 e 9 decimi. Un comportamento davvero strano delle Rosse, considerando che la Haas di Hulkenberg, con la stessa power unit, è davanti alle due SF-23.
Possibile che nel team di Maranello abbiano deciso di rimanere bassi con il motore pertenere sotto controllo l’affidabilità . Ricordiamo che sia Leclerc che Sainz hanno già montato la seconda unità in Arabia Saudita.
Intanto Mario Isola conferma il gap esiguo tra le medie e le soft: solo 4 decimi tra i due compound, mentre sono ben 8 tra le medie e le hard. Il degrado è praticamente nullo e la strategia sarà per tutti ad una sola sosta, a meno di Safety Car.
I valori in campo si livellano però sul passo gara. Red Bull, Aston Martin e Ferrari sono tutte costanti sul passo dell’1:35 basso, a ulteriore conferma del bassissimo degrado. Non sono lontane nemmeno Mercedes e Alpine. Sul finire della sessione però, Perez abbassa i tempi stampando quattro giri consecutivi sull’1:34 alto.
L’appuntamento è per domani alle 14:30 per l’inizio della terza e ultima sessione di prove libere.
F1 – GP Arabia Saudita: Classifica Prove Libere 2

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