F1 | GP Austin – Risultati FP1: Norris comanda davanti ad un super Hulkenberg e Piastri

Norris comanda ad Austin, secondo posto per Hulkenberg seguito da Piastri: ecco la classifica dell’FP1.

Ad Austin tornerà il format Sprint, quindi venerdì ci sarà una sola sessione di prove libere seguita dalle qualifiche Shootout: ecco la Cronaca Live dell’FP1.

L’FP1 sarà importantissima questo weekend, dato che tutti i team avranno solo un’ora per prepararsi per le qualifiche Sprint e per capire come gestire le successive due giornate. Durante la sessione di prove libere le scuderie raccoglieranno molti dati, soprattutto per quanto riguarda il degrado gomme.

Infatti, ad Austin anche ad ottobre fa molto caldo e la FIA ha annunciato, com’era stato per Singapore, il rischio di caldo estremo con temperature previste superiori ai 30°. Già lo scorso anno si erano toccati i 29°, ma quest’anno l’asfalto potrebbe essere ancora più caldo, rendendo la gestione delle gomme una vera sfida. Per cui, capire quanto degrado avranno le gomme durante le prove libere, con basso e alto livello di carburante, sarà sicuramente fondamentale per tutte le squadre.

F1 | GP Austin – Cronaca LIVE FP1: ecco la classifica dell’unica sessione di prove libere Ferrari Hamilton Leclerc Antonelli Cronaca FP1 Austin
COTA 2025, Austin Texas (@F1)

La cronaca è conclusa.

Le caratteristiche di COTA

Il Circuit of the Americas di Austin, in Texas, è lungo 5,513 chilometri e si percorre in senso antiorario per un totale di 56 giri, attraversando 20 curve – 11 a sinistra e 9 a destra. La pista, inaugurata nel 2012, è famosa per i suoi cambi di pendenza: la salita di ben 41 metri che porta alla curva 1 è, infatti, diventata un’icona del circuito. Il record ufficiale della pista appartiene a Charles Leclerc, che nel 2019 ha segnato un 1:36.169.

A COTA la strategia giusta può valere più di mezzo secondo al giro. Pirelli ha sottolineato come il degrado gomme ad Austin sia tra i più severi della stagione, complici le curve veloci e l’asfalto abrasivo, oltre che le alte temperature della pista che possono superare i 45°. È per questo che la strategia a due soste, tipicamente medie/hard/medie, resta la più efficace.

Chi ha tentato la singola sosta negli anni passati si è spesso trovato costretto a cambiare piano dopo il 20esimo giro a causa del crollo delle prestazioni. Con un tempo perso ai box di circa 20,5 secondi, il pit-stop ad Austin non è particolarmente penalizzante il che rende più conveniente gestire il ritmo su tre stint invece di uno prolungato.

Anche le previsioni Pirelli per il 2024 confermano questa tendenza: una sosta – medie/hard – è possibile solo in condizioni ideali, mentre due soste – medie/hard/medie – è la scelta più bilanciata tra gestione, degrado e prestazione. Proprio per questo motivo, l’undercut ad Austin è spesso decisivo. Le gomme nuove offrono un vantaggio immediato, con oltre un secondo guadagnato nei primi giri.

Segui la Cronaca Live dell’FP1 del GP di Austin, dalle 19:30, per conoscere le prime novità del weekend negli USA.


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Immagine copertina: F1

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