Quella di Melbourne è stata una gara a dir poco imprevedibile. In questa analisi andiamo a vedere quelle che sono state le velocità di punta nel GP d’Australia.
Archiviato il Gp dell’Arabia Saudita la F1, è stato il turno dell’Albert Park, terza tappa del mondiale di F1 2023. La gara a cui abbiamo assistito è stata tutt’altro che ordinaria con ben tre partenze, tre Safety-car, una Virtual Safety Car e due bandiere rosse. In questa analisi andiamo a vedere quelle che sono state le velocità raggiunte dai vari team nel GP d’Australia.

Anomale anche le velocità di punta sulla Speed Trap posta al termine del rettilineo dei box, con dei valori totalmente ribaltati rispetto a quelli visti al sabato. Analizziamo, dunque, le velocità massime raggiunte in gara nel Gp di Australia.
Le velocità registrate sulla Speed Trap posta al termine del rettilineo dei circuito del Gp di Australia vedono nelle prime due posizioni due motorizzati Mercedes. I valori in campo, tuttavia, non sono quelli reali (Sargeant più veloce di circa 4 km/h rispetto le qualifiche) a causa delle numerose interruzioni che hanno caratterizzato la gara.
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Cosa ci dicono le velocità di punta del Gp di Australia: Alpine sorprende per velocita, bene Ferrari. I big in gestione

Come abbiamo visto la gara di quest’oggi è stata caratterizzata da diversi colpi di scena che hanno influenzato i dati raccolti, compresi quelli sulle velocità massime. Per tale ragione è più corretto effettuare delle valutazioni guardando alla gara nel suo complesso, piuttosto che ai singoli dati sulle velocità. La classifica delle velocità di punta vede Leclerc all’ultimo posto con una velocità di 243.8 km/h. È chiaro, tuttavia, che il dato non è indicativo della prestazione dello 066/10 Ferrari, considerato il ritiro in curva 3. Certamente più indicativa è la quarta posizione Carlos Sainz con una velocità di 321.5 km/h. La rimonta della SF-23 numero 55 ha messo in mostra la potenza del power unit Ferrari nonché un sistema di DRS particolarmente efficace.
Alpine sorprende per la velocità. A dirlo non è soltanto il dato puro (Gasly in terza posizione con velocità massima di 322.4 km/h, in linea con quella fatta registrare in qualifica) ma soprattutto quanto visto in gara. L’ elevata velocità della pantera rosa ha reso difficile la vita a Sainz, costretto a passare il numero 10 con una staccata violenta in curva 3 e a Perez, in lotta con Ocon. A conferma della velocità di Alpine vi è poi il fatto che Sainz non è riuscito a staccarsi da Gasly, rimasto in zona DRS fino alla bandiera rossa. Osserviamo, infine, come le velocità di punta più basse sono quelle dei piloti di testa. Il motivo è semplice. Con la prima bandiera rossa i piloti hanno montato la gomma Hard, fattore che li ha costretti ad una gestione magistrale delle coperture, nel tentativo di terminare la gara con le stesse.
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