Pirelli ha annunciato le mescole che metterà a disposizione dei team nel GP d’Austria.
“Il Red Bull Ring è un circuito dove i pneumatici non hanno tregua”, queste le parole di Mario Isola nell’annunciare le mescole Pirelli per il Gran Premio d’Austria.
La Formula 1, dopo le due settimane di pausa, riparte dal Gran Premio d’Austria. Pirelli mette a disposizione per il Gran Premio d’Austria la mescola C3 come P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red soft. Come nella gara precedente a Montréal, verranno quindi utilizzate le tre mescole più morbide della gamma.
Il fine settimana di Spielberg sarà il secondo in calendario con la F1 Sprint. La qualifica per decidere la griglia di partenza del Gran Premio è in programma venerdì pomeriggio. L’unica sessione di prove libere sarà al mattino. La giornata di sabato sarà invece dedicata alla Sprint Shootout e alla Sprint Race. Nelle tre brevi sessioni della Sprint Shootout (rispettivamente 12, 10 e 8 minuti), le squadre dovranno obbligatoriamente montare dei set nuovi di pneumatici. Utilizzeranno in Q1 e Q2 le mescole Medium. In Q3 è invece previsto l’uso di mescola Soft.
Il Red Bull Ring ha solo dieci curve. Solo in questo circuito del calendario iridato i piloti impiegano meno tempo per effettuare un giro completo. Il record in gara è di Carlos Sainz. Nel Gran Premio di Stiria del 2020 concluse il 68° giro in 1m05.619s con la sua McLaren motorizzata Renault su Soft C4.
Isola ha aggiunto: “Le vetture percorrono le dieci curve del tracciato in un tempo leggermente superiore al minuto e i pochi rettilinei non permettono alle gomme di riposarsi. L’asfalto ha una micro e macro rugosità abbastanza alta, dovuta all’età del manto, e il grip è elevato in partenza”.
Nel Gran Premio del 2022 la maggior parte dei piloti ha effettuato due soste. Sono partiti con la Medium e hanno concluso con due stint su Hard. I sorpassi sono stati frequenti soprattutto a metà gruppo con cinque vetture a contendersi le posizioni sotto il podio.
La variazione di altezza tra i vari punti della pista, rende il Red Bull Ring il secondo circuito del campionato con la maggiore differenza altimetrica dopo Spa-Francorchamps. Tra il punto più vicino al livello del mare, prima di curva 1, e il punto più alto, dopo curva 2, c’è una variazione di più di 60 metri.
Secondo Isola sarà fondamentale gestire il surriscaldamento degli pneumatici: “Trazione e frenata sono elementi chiave. Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla gestione del surriscaldamento degli pneumatici. I piloti che non dovessero riuscire a raffreddarli adeguatamente potrebbero infatti avere difficoltà nel difendersi dagli attacchi degli avversari, soprattutto nel primo e nell’ultimo settore. Un fattore importante sarà quindi anche la temperatura ambientale, con condizioni tradizionalmente piuttosto variabili. La gara dello scorso anno si è giocata sulle due soste con mescole Medium e Hard. Quest’anno, nel caso il degrado non sia eccessivamente elevato, la sosta unica potrebbe essere un’opzione valida”.
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