Il sogno del GP di casa per Red Bull si trasforma in un incubo: in Austria il contatto con Norris costa la vittoria a Verstappen.
Esito a sorpresa del GP D’Austria. Quella che, fino alle qualifiche, sembrava una vittoria facile per Max Verstappen si è trasformata in un incubo. Pit stop lento, penalità e, ciliegina sulla torta, il controverso contatto col collega e amico Lando Norris. Alla fine l’olandese limita i danni chiudendo in quinta posizione.
La gara era iniziata molto tranquillamente per l’olandese che aveva subito mantenuto la testa della corsa, gradualmente allungando su Norris e Russell dietro di lui. Sembra una gara tranquilla per il pilota Red Bull, ma ancora deve succedere di tutto.
I primi segnali si hanno quando Verstappen si ferma per il primo pit stop al giro 24 e rischia una penalità per unsafe relase proprio su Norris che sopraggiungeva in quel momento. Il pilota viene graziato dai commissari e fa il suo secondo stint con gomma bianca.
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Al giro 52 arriva il momento per il secondo pit stop e qui arrivano i problemi: i meccanici non riescono a togliere la posteriore sinistra e poi sono costretti a far passare il pilota britannico. In conclusione l’olandese ha perso 6.5 secondi ai box.
Da lì inizia un calvario per Verstappen che ha meno passo di Norris appena dietro di lui e tra i due è subito bagarre. Il pilota McLaren prova più volte il sorpasso, ma il pilota Red Bull si difende con mosse al limite del regolamento. Il disastro è dietro l’angolo e arriva al giro 64: Norris prova il sorpasso dall’esterno, ma l’olandese non ci sta e va a contatto col collega.
Entrambi bucano e tornano ai box solo che, mentre il britannico è costretto al ritiro, l’olandese riesce a chiudere in quinta posizione nonostante la penalità di 10 secondi per il precedente contatto.
Contatto Norris – Verstappen: Le parole dell’olandese
Ai microfoni di Sky Sport Italia nessuna mea culpa da parte di Verstappen che invece incolpa maggiormente Norris.
“Non penso di essere stato particolarmente aggressivo in nulla di ciò che ho fatto. Se qualcuno è stato aggressivo direi che è stato al contrario. Chiaramente lui stava cercando di superarmi e va bene così, però a volte si è buttato un pochino in ritardo come aveva fatto anche ieri”.
“Però a un certo punto magari ha perso il controllo. Io non sono assolutamente stato aggressivo in macchina, mi sono trovato tante volte nella sua posizione nella mia vita e purtroppo alla fine ci siamo toccati in una maniera abbastanza imbarazzante”, ha concluso l’olandese che resta fermo nella sua posizione, sebbene ammette di dover rivedere le immagini.
“Devo riguardarlo perché mi è sembrato molto bizzarro quello che è accaduto. E’ una cosa che non vorresti mai succedesse, non so se fosse inevitabile, però intanto è successo. E’ stata una gara in cui li abbiamo fatti avvicinare (i due McLaren) perché abbiamo preso delle decisioni sbagliate e fatto dei brutti pit stop”.
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Crediti immagine di copertina: @F1