Si ritorna sul tracciato cittadino di Baku: Brembo fornisce un’anteprima del GP di Azerbaijan, uno dei più gravosi sui freni.
Il circuito di Baku è riconosciuto come un tracciato molto veloce: il GP di Azerbaijan, di conseguenza, richiede un elevato sforzo ai freni Brembo. Si contano infatti ben 12 frenate, su un totale di 20 curve.
Il tracciato azero si presenta come una delle piste del mondiale più gravosa sui freni, sebbene non superi il record di frenate detenuto attualmente da Singapore. L’azienda italiana ha quindi stabilito un grado di severità sui freni molto elevato, pari a 4 su una scala di 5. In particolare, la prima parte del giro crea non poche difficoltà all’impianto frenante: tutte le prime 8 curve richiedono una frenata. Le prime 4, inoltre, sono curve secche di 90 gradi, generando maggiori sollecitazioni sui freni.
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Anche lo sforzo per il pilota non è trascurabile. Secondo le stime di Brembo, nel GP di Azerbaijan i piloti esercitano sul pedale del freno un carico di circa 78 tonnellate (78000 kg), ovvero circa 1525 kg ogni giro. Curva 1, 3 e 16 sono quelle che richiedono il maggiore sforzo fisico al pilota. In ognuna di queste staccate deve infaati esercitare un carico superiore ai 130 kg e subire decelerazioni nell’ordine dei 4/4,5 G per più di due secondi.
Per quanto riguarda la temperatura dell’impianto, la sfida maggiore sarà contenere i surriscaldamenti. Le frenate sono infatti ben distribuite lungo il tracciato scongiurando il rischio di perdere temperatura, che potrebbe presentarsi solamente in fondo al lunghissimo rettilineo dei box.
Brembo non perde infatti l’occasione per punzecchiare Romain Grosjean. Nel 2018 il francese finì a muro sotto regime di Safety Car nel tentativo di scaldare le gomme. L’azienda italiana ha quindi ricordato come, a differenza degli pneumatici, i freni fossero in perfetta finestra di utilizzo, grazie appunto alla particolare conformazione del tracciato.
Foto di copertina: F1.com
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