Leclerc davanti a tutti nonostante il botto delle FP1, ma gli altri inseguono da vicino, ecco i punti chiave delle prove libere di Baku.
Il venerdì dell’Azerbaijan è stato ricco di molte tematiche. Nelle FP1 l’asfalto scivoloso tradisce Colapinto e Leclerc, ma nella seconda sessione il monegasco mette a segno il miglior tempo di giornata con Red Bull, Mercedes e McLaren che seguono da molto vicino. Ecco i punti chiave delle prove libere di Baku.
Tracciato scivoloso, incidenti e bandiere rosse
Nel corso della prima giornata del Weekend dell’Azerbaijan un tema caldo è stato sicuramente quello legato alle condizioni della pista molto complesse. Il circuito per tutta la durata delle sessioni è risultato particolarmente sporco e scivoloso per via della mancata pulizia della pista creando anche diversità di grip tra i vari settori. A farne maggiormente le spese sono stati il debuttante di Monza Colapinto e il fresco vincitore del GP brianzolo Leclerc entrambi finiti a muro causando due bandiere rosse.
Red Bull rinata?
Assolute protagoniste delle prove libere di Baku sono state sicuramente le monoposto di Milton Keynes. Gli aggiornamenti al fondo nella zona dl diffusore e la reintroduzione dei bazooka sembra aver ridato equilibrio al bilanciamento della RB20. Verstappen chiude in testa le prime libere e quarto le FP2 ma a dare la vera dimensione della monoposto è Perez. Il messicano infatti chiude la giornata con il miglior secondo tempo delle due sessioni a soli 6 millesimi dalla Ferrari di Leclerc che però ha fatto il giro con pista più gommata e nel ritmo gara si mantiene costante il ritmo della Ferrari di Sainz.
Ad impressionare inoltre è il dato sulla velocità di punta e il tempo nel terzo settore. In quel tratto in entrambe le simulazioni le Red Bull pagano un passivo pesante di quasi quattro decimi. Questo mette in luce la mappatura utilizzata piuttosto conservativa, il che potrà consentire a Red Bull di fare un ulteriore step nella giornata di sabato.
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Nelle prove libere pacchetto compatto
Oltre alla Red Bull che è parsa in grande spolvero, anche la parte restante del pacchetto di testa è sembrata della partita. Nella simulazione qualifica in testa nonostante il botto nelle FP1 c’è la Ferrari di Leclerc con un tempo di 1’43 484, ma dietro di lui e a Perez c’è subito Hamilton a meno di un decimo. Sul giro secco la McLaren sembra un po’ più lontana con Piastri che chiude a circa mezzo secondo di distacco e nella simulazione gara la situazione non è tanto diversa.
Nei long run Piastri mette a segno una serie di giri irraggiungibili per gli altri ma poi crolla pesantemente. Ferrari, che fa affidamento sul solo Sainz visti i ritardi con il programma di Leclerc, Mercedes e Red Bull preferiscono previlegiare la costanza. Le tre scuderie infatti partono con una introduzione lenta della gomma che permette loro di incrociare i tempi di McLaren nel giro di qualche passaggio rimanendo stabili sul 49 basso. Resta quindi chiaro che per avere un quadro migliore bisognerà attendere la giornata di sabato.
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crediti immagine in evidenza: Scuderia Ferrari