Charles Leclerc ha concluso il GP d’Azerbaijan in seconda posizione. Il monegasco è deluso da questo risultato e ha spiegato quali errori gli sono costati la vittoria.
Al termine del GP d’Azerbaijan Charles Leclerc ha sottolineato i problemi avuti durante la gara che non gli hanno permesso di conquistare un altro successo dopo Monza.
Fonte: ferrari.com
Il monegasco alla partenza era riuscito a mantenere la prima posizione, allungando di diversi secondi su Oscar Piastri. Al giro 16 l’australiano si è fermato a cambiare le gomme, ed è rientrato subito dietro Albon. Una volta sorpassata la Williams è partito a caccia di Charles Leclerc, che ha effettuato il pit stop al giro successivo, e al rientro in pista aveva perso tutto il vantaggio sulla McLaren.
Piastri così lo ha supera, e per la quasi totalità della corsa il monegasco gli è rimasto attaccato senza mai però riuscire a sorpassarlo. Sul finale poi gli pneumatici di Charles Leclerc hanno iniziato a soffrire troppo il degrado, e il pilota Ferrari ha perso la possibilità di lottare per la vittoria.
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L’analisi di Charles Leclerc
“Oggi abbiamo perso la gara in base a due errori di valutazione”.
Il monegasco ha spiegato che il problema principale è stato quello di non aver combattuto di più con Piastri. “E’ stato un errore da parte mia perché poi con le diverse configurazioni facevamo fatica a sorpassare effettivamente sul rettilineo”.
L’altro errore invece riguarda la fase di pit stop. “Ci aspettavamo che l’undercut oggi fosse una cosa molto difficile da fare, solo perché pensavamo che l’introduzione delle Hard sarebbe stata estremamente difficile”.
“Non ho ancora una spiegazione vera e propria. Sono appena sceso dalla macchina e non sono entrato nei dettagli. Dobbiamo vedere come il divario è passato da sei secondi a uno e mezzo: è tanto e e non so perché e dove abbiamo perso questo tempo. Vedremo molto rapidamente se hanno semplicemente avuto un riscaldamento molto migliore con le dure rispetto a noi o se lo abbiamo perso da qualche altra parte”.
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Fonte: ferrari.com
