Qualifiche dal doppio volto in casa Mercedes quelle valide per la griglia del GP di Azerbaijan di domenica: Hamilton chiude in quinta, solo P11 Russell.
Lewis Hamilton chiude con un’ottima P5 le qualifiche del GP di Azerbaijan, ma sottolinea come lui e il team non si accontentano di questi risultati.
Prima il brivido, poi la “Gioia”. Dopo aver rischiato l’esclusione dal Q3, concluso a soli 4 millesimi dall’eliminazione, e toccata a George Russell, Hamilton chiude le qualifiche in quinta posizione. Una Mercedes W14 lontana parente di quella vista in Australia, che anzi risveglia fantasmi del 2022 sul tracciato di Baku. Nonostante le difficoltà la nave Mercedes riesce però a non affondare del tutto, guidata dal suo capitano.
“Abbiamo spinto più che potevamo – ha dichiarato l’inglese – entrare in ritmo e dare il massimo in questa pista non è semplice“. Hamilton ha poi parlato del momento difficile in Q2 e del risvolto positivo avvenuto invece nell’ultima sessione: “In Q2 ho faticato. Di certo avevo più passo, ma non sono riuscito a mettere insieme il giro. Il mio primo giro del Q3, invece, è stato un buon giro“.
Il secondo tentativo non ha invece cambiato le sorti dell’alfiere Mercedes, che si è dovuto accontentare della quinta posizione, dietro ad un Carlos Sainz in vistosa difficoltà. “Non sono riuscito a migliorarmi molto nel secondo run. Mi è mancato qualcosa per sopravanzare Sainz“.
Hamilton ha poi toccato il tema parco chiuso. Con il format della Sprint infatti, il regime di parc fermé entra in vigore già dal venerdì, vietando ogni tipo di cambiamento all’assetto. “Non possiamo più fare modifiche alla macchina, quindi il passo è questo. Studierò stanotte e magari riusciremo a guadagnare qualcosa nella giornata di domani“.
Foto di copertina: Mercedes
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