L’ottima partenza, il contatto, una gara consistente e infine la discussione con Max: la Sprint Race in Azerbaijan di George Russell non è stata adatta ai deboli di cuore.
George Russell chiude la Sprint Race di Azerbaijan esattamente da dove era partito: termina in P4 davanti a Sainz. La sua gara verrà però ricordata per un altro episodio: la lotta senza esclusione di colpi con Verstappen e la discussione a fine gara.
È il primo giro, e dopo un ottimo scatto al via (0,14 secondi di tempo di reazione secondo la grafica, contro gli 0,24 di Verstappen) i due si ritrovano appaiati in curva 1. Con Russell che mantiene l’interno, Verstappen non demorde e resiste all’esterno prendendosi non pochi rischi. All’uscita i due sono ancora l’uno di fianco all’altro, e in curva 2 si ripresenta la stessa situazione, con Russell all’interno e Max sulla la traiettoria esterna.
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A differenza di curva 1 però, in questo tratto la pista è più stretta e i due, seppur in modo lieve, vengono in contatto. Russell sembra non riportare alcun danno, mentre Verstappen si lamenta in radio del comportamento dell’inglese e chiede aggiornamenti sui danni alla sua monoposto. La RB19 è danneggiata (Ha un buco sulla pancia e il fondo rotto) ma non in modo terminale, e l’olandese, dopo la ripartenza della Safety Car, supera agevolmente Russell.La gara del pilota numero 63 di fatto si congela in quarta posizione. Da lì in poi l’inglese ha dovuto solamente gestire il gap da Sainz, che mai lo impensierisce più di tanto.
Commentando la Sprint, Russell è tornato subito sulle prime fasi di gara: “La battaglia con Max nel primo giro era accesa, non potevo tirarmi indietro. Sono qui per lottare e vincere“. Analizzando meglio le prime tre curve, ha poi dichiarato: “Sono sorpreso che continuasse a insistere all’esterno, dato che è sempre rischioso. Ho fatto del mio meglio per avere una battaglia pulita, ma ci siamo toccati“. “Sono le corse” ha concluso.
Foto di copertina: Mercedes
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