Le FP2 del GP del Bahrain ci hanno regalato un quadro generale molto equilibrato tra Ferrari, Mercedes e Red Bull. Vediamo, nell’analisi, come sono andate le monoposto nella simulazione passo gara del Bahrain.
Dopo una prima sessione di prove libere caratterizzato da temperature di piste elevate, i team si sono ritrovati nel pomeriggio in condizioni totalmente opposte con una pista che presentava una temperatura, durante la fase dei long run, di 22 gradi. Vediamo insieme, nell’analisi, come si sono comportate le squadre durante la simulazione di passo gara in vista del GP del Bahrain.
Viste le temperature, i team hanno deciso di scartare le gomme C1, le più dure portate da Pirelli in questo primo gran premio del 2024. Facendo così, tutti hanno eseguito i long run sfruttando la gomma C3, la più morbida nel compound portata dall’azienda italiana.
Nonostante le temperature basse, durante i long run, si sono visti diversi piloti impiegati in alcuni cool down lap. Le varie simulazioni di passo gara, a netto di mappature e carichi di carburanti non conosciuti, ci regalano una situazione molto equilibrata. Ferrari, Red Bull e Mercedes hanno completato i loro stint tutti con una media del tempo sul giro del 37 basso con, in alcune tornate, dei tempi che si aggiravano intorno al 36 alto.
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Verstappen, dai vari onboard e telemetrie, si conferma però capace di essere molto docile, rispetto ai suoi avversari, nella gestione gomme oltre che ad effettuare dei lift and coast in curva 12-13. In casa Ferrari, dopo i mini test dei long run della mattina, si è optato per entrambi i piloti di iniziare i run sussurrando alle gomme invece di darle il classico colpo di frusta. Stesso lavoro è stato eseguito infine anche dai due piloti Mercedes. Anche il centro gruppo si è confermato molto compatto con Aston, Mclaren e Racing Bulls che si sono marcate a suon di tempi copia e incolla con un passo gara medio intorno al 37.5.
Dagli onboard e long run dei vari team del centro gruppo, si nota come il l’Aston Martin sia a suo agio nel primo settore mentre andava a soffrire nel secondo settore. Un fenomeno in controtendenza a ciò che accadeva lo scorso anno, quando la AMR23 faceva la differenza nelle curve lente dell’S2. Conferme anche nei team di fine gruppo dove Williams, Haas e Alpine si sono rivelati costanti e molto vicini tra di loro con un passo gara medio sul 37 alto/ 38 basso. Alla fine della seconda sessione di prove libere regna perciò un certo equilibrio che potrà esser intaccato soltanto dal lavoro di fino notturno che toccherà agli ingegneri sul lato setup.
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