Per il GP del Bahrain di F1 l’azienda fornitrice Pirelli ha scelto di optare per delle mescole più dure. Andiamo a vedere quali sono e ad analizzare le possibili ragioni di questa scelta.
In attesa del primo GP della stagione di F1, quello del Bahrain, Pirelli ha annunciato le mescole che verranno utilizzate nelle diverse sessioni del weekend. Come gomma hard verrà utilizzata la mescola C1, come gomma media si userà la C2, mentre la C3 sarà la soft.
Le ragioni di questa scelta sono molteplici: dal caldo del deserto, al tipo di asfalto, ai diversi tipi di curve del tracciato. Analizziamole più nel dettaglio grazie ai dati di Pirelli.
Alcune delle sessioni di questo Gran Premio si svolgono con il sole che irraggia l’asfalto, e anche quando non è così, la temperatura dell’asfalto è tremendamente alta: delle mescole morbide come la C4 o la C5 incorrerebbero in problemi di surriscaldamento troppo velocemente. L’usura delle gomme non è, d’altro canto, così elevata. Ciò permette l’utilizzo delle C3, gomme da qualifica, anche in gara, e anche per stint significativi. Anche il vento è un fattore da considerare: non sono così rare le folate, che portano in pista sabbia e che fanno perdere stabilità alle vetture.
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Un altro fattore importante è la forma del tracciato: si compone di 15 curve, di cui alcune mettono a dura prova i pneumatici. In particolare il posteriore sinistro è quello che soffre di più. Le frenate più imponenti sono quelle di curva 1, curva 4 e curva 11, che costituiscono anche le tre maggiori opportunità di sorpasso. Sarà importante per i team gestire al meglio i propri set, e proporre strategie adatte al tipo di pista: l’anno scorso quella più popolare è stata un’alternanza tra C1 e C3, con la C2 utilizzata solo da McLaren.
Per quanto riguarda le pressioni, le scuderie avranno un limite minimo da rispettare: all’anteriore sarà di 22 psi, mentre al posteriore di 19 psi.
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Immagine di copertina: credit Getty Images