Leclerc, al termine delle qualifiche del GP del Belgio di F1, crede che una leggera modifica al proprio stile di guida sia stata la chiave per la pole position.
Le qualifiche del GP del Belgio di F1 si sono concluse con Leclerc al 2° posto, ma promosso in pole position grazie alla penalità di Verstappen. Il monegasco, soddisfatto per la prestazione ottenuta, ha indicato una piccola modifica al suo stile di guida in condizioni miste come la chiave per questo successo.
I weekend con Sprint Race continuano a portare fortuna a Charles Leclerc. Dopo le ottime prestazioni di Baku e Spielberg, a Spa-Francorchamps il monegasco non solo torna in prima fila, ma scatterà dalla pole position.
Un risultato di ancor maggiore rilievo, se si considerano le difficoltà riscontrate da Ferrari su pista umida, nel corso della stagione: in Spagna, Leclerc non aveva raggiunto neanche il Q2, qualificandosi 19°, con una vettura troppo difficile da capire su un tracciato che andava asciugandosi. In Belgio, invece, entrambe le Ferrari portano a casa dei buoni risultati, con Sainz pronto a scattare dalla quarta casella.
Leclerc e il duro lavoro Ferrari
Il duro lavoro, come accade nella stragrande maggioranza dei casi, alla fine ripaga. E così, Leclerc e Ferrari si godono la pole position, nonostante gli otto decimi effettivi a separare il ferrarista dal tempo di Verstappen. Il monegasco si è però detto “più felice” del risultato ottenuto, proprio in virtù del lavoro svolto finora.
“Ho lavorato parecchio su queste condizioni, da mezzo bagnato a mezzo asciutto – ha spiegato Leclerc – Era uno dei miei punti deboli con questa vettura e lo sapevo bene. A Barcellona, e in un altro paio di gare che non ricordo, in queste condizioni avevamo gran difficoltà. È stato sicuramente positivo“.
Sul distacco dalla Red Bull, Leclerc è schietto: “Sono ancora molto lontano da Max, specialmente nel Q3. Ma, tutto sommato, avremmo potuto anche noi fare alcune cose leggermente meglio. Non sono certo la pole fosse possibile, anzi, sono sicuro fosse impossibile, oggi. Però, uscendo più tardi, avremmo potuto avvicinarci“.
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Lo stile di guida è la chiave
I troppi errori commessi in passato, in condizioni di pista umida o in transizione da bagnato ad asciutto, hanno convinto Leclerc a modificare il suo approccio a queste situazioni: “È difficile dare dettagli, si tratta di cambiamenti molto leggeri in termini di stile di guida. Ma fanno molta differenza“.
“Ho uno stile di guida aggressivo, sia su bagnato che su asciutto – continua il monegasco – Questo paga in entrambe le condizioni, ma non se sono su gomme da asciutto su pista umida. Ho anche provato diversi setup della vettura e il modo in cui imposto la macchina da una curva all’altra. Fare ciò mi ha dato molta fiducia e i tempi sono migliorati“.
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