Succede di tutto nella gara di F1 del Brasile. “Maxterclass” di Verstappen da P17 a P1, mentre grosso bottino per Alpine. P4 Leclerc.
La pioggia fa succedere di tutto nella gara di F1 del Brasile. Out Albon, Colapinto, Stroll, Hulkenberg e Sainz, indagati Norris, le Mercedes e le VCARB e penalizzato Piastri. Ma tra tutti spicca la masterclass di Verstappen che vince la gara dopo essere partito dalla P17 e l’impresa dell’Alpine che porta i due piloti sul podio. Nelle difficoltà l’unica Ferrari di Leclerc chiude in P5, mentre delude la McLaren.
Le sorprese iniziano ancor prima della gara: durante il giro di formazione Stroll esce di pista per poi insabbiarsi rovinosamente. Poi lo strano errore: ai piloti viene chiesto di abortire il giro, per cui dovrebbero fermarsi in griglia. Invece Norris parte per un ulteriore giro e, a ruota, tutti gli altri lo seguono. La FIA apre un’indagine sul britannico che sarà trattata dopo la gara.
Giro 1 – 33
In attesa di responso questa volta parte la gara con Russell che in trazione guadagna la posizione su Norris. Più dietro tengono la posizione Tsunoda e Ocon, mentre Leclerc passa subito Lawson.
Partenza a fionda di Verstappen che nell’arco di pochi giri risale ben dentro la zona punti. Dall’altro lato del box, Perez si gira, ma riesce a ripartire dal fondo della griglia. Da segnalare poi anche la risalita di Hamilton e di Sainz.
Davanti, Norris inizia a riattaccarsi a Russell, intanto penalizzato Bearman per contatto con Colapinto e investigati Russell, Tsunoda e Lawson sempre per l’episodio della partenza. Anche per loro la decisione sarà presa alla fine della gara.
Verstappen continua a risalire fin alla P6 quando incontra il trenino Leclerc – Ocon – Tsunoda. La prima occasione per l’olandese si presenta al giro 22 quando il monegasco commette un errore. Verstappen ci prova, ma il pilota #16 riesce a difendersi. Contemporaneamente anche Sainz, nell’attaccare Colapinto, va lungo e viene ri-sorpassato da Hamilton.
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Il primo a fermarsi è Leclerc al giro 25, appena due giri dopo si ferma a bordo pista Hulkenberg che scatena la VSC ed è corsa ai box. A non approfittarne sono Ocon, Verstappen e Gasly rispettivamente in P1, P2 e P3. Norris, dopo essersi fermato contemporaneamente a Russell, riesce a passarlo in una fase in cui la pioggia è molto più copiosa.
Proprio per questo la commissione gara decide di far uscire la Safety Car che, però, non può evitare un ulteriore incidente. Colapinto perde la macchina e finisce rovinosamente contro le barriere, facendo uscire la bandiera rossa e condannando la Williams ad ulteriori lavori. in tutto questo da segnalare 10 secondi di penalità per Piastri per una collisione con Lawson e la squalifica di Hulkenberg per essere ripartito dopo che la sua monoposto era stata toccata.
Giro 34 – 69
Dopo la bandiera rossa si riparte dietro Safety Car. Ocon da lo strappo e allunga su Verstappen che resta in P2. Dietro va lungo Norris che cede la posizione a Russell; appena dopo va lungo anche Leclerc che, però, mantiene la posizione su Piastri.
Nelle retrovie, dopo un lungo, Bearman soprassa le due Kick Sauber, ma nel tentativo di passare anche Sainz perde la macchina e tocca il muro. Il britannico riesce comunque a riprendere la gara che torna in regime di Safety Car dopo pochi giri: a scatenarla è Sainz che perde la propria monoposto andando a picchiare contro il muro.
Si riprende al giro 43 con Verstappen che riesce a passare Ocon e guadagna la leadership. Lungo di Norris che rientra in P7 dietro a Piastri, mentre Leclerc passa sia il pilota #4 che Russell. Ma il monegasco va presto in sofferenza cedendo di nuovo la posizione al pilota Mercedes.
Dietro è ancora sfida tra Lawson e Perez; il messicano ci prova al giro 55, ma il neozelandese chiude la porta e ad approfittarne è Hamilton che passa la vettura #11.
Una volta agguantata la prima posizione, Verstappen si mette a fare il metronomo fino alla linea del traguardo che lo corona vincitore della gara di F1 del Brasile dopo un’attesa lunga 10 gare. Dietro di lui una grande Alpine, prima con Ocon e poi con Gasly, mentre chiude quinto Leclerc.
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Crediti immagine di copertina: @F1