Si è appena concluso il weekend in Canada, dunque andiamo ad analizzare il comunicato post GP della Pirelli per capire al meglio la gara di domenica.
Il GP del Canada, come spiega Pirelli nel post GP, è stato influenzato pesantemente dal meteo. La corsa è infatti iniziata sotto la pioggia, per poi diventare asciutta al 18° giro. Attorno al 30° però è iniziato un nuovo rovescio, durato pochi giri.

Le strategie che Pirelli consigliava prima della gara vedevano come maggiormente indicate le mescole Hard e Medium. La vera protagonista, però, è stata l’Intermedia, con la quale 18 piloti sono partiti. Le due Haas hanno optato invece per una partenza sulle Full Wet, e le hanno sfruttate per risalire la griglia nei primi giri.
I problemi per loro sono arrivati quando la pista ha iniziato ad asciugarsi, poiché lo pneumatico non garantiva le stesse performance e, anzi, si stava usurando parecchio. Così, nel secondo stint la mescola principale è stata la verde. Anche chi l’aveva già montata alla partenza, ha approfittato di una Safety Car al 25° giro per montarne un treno nuovo vista la perturbazione che si stava avvicinando.
Infine dal 40° giro la pista si è man mano asciugata permettendo il passaggio alle slick. In quest’ultima fase di GP la maggior parte dei piloti ha optato per la mescola media, mentre una minoranza ha scelto di andare sulla Hard.
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Il commento di Mario Isola
Le condizioni incerte del Canada hanno reso questo GP decisamente movimentato, e le squadre sempre più ravvicinate tra loro hanno favorito un maggiore spettacolo. “Dopo le critiche per un Gran Premio di Monaco oggettivamente poco ricco di spunti, la Formula 1 ha risposto con uno spettacolo straordinario dal primo all’ultimo giro, con tre piloti che si sono alternati in testa e altri due che hanno avuto una chance di vincere“.
“Dal punto di vista delle gomme, abbiamo avuto la possibilità di vedere all’opera quattro delle cinque tipologie disponibili“. Mario Isola fa notare come, nonostante l’abbiano usata solo due piloti, la gomma Full Wet sia un’ottima opzione che garantisce grip e permette di prendersi più rischi nei sorpassi.
“L’Intermedia ha consentito di fare stint anche molto lunghi, confermando di essere idonea a girare sia con l’asfalto ancora considerevolmente bagnato sia quando è quasi asciutto”.
“Per quanto riguarda Hard e Medium, difficile dire quale sia stata la gomma migliore perché la seconda Safety Car [al giro 54] ha sostanzialmente impedito di valutare quale avrebbe potuto essere il prezzo da pagare in termini di degrado per chi aveva scelto la Medium“.
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Fonte copertina: Pirelli