L’analisi delle telemetrie di Hamilton e dei suoi avversari nelle Qualifiche Sprint, ecco il segreto che ha portato la Pole Position al pilota Ferrari
Visualizziamo l’analisi delle telemetrie per capire come Lewis Hamilton ha piazzato la sua Ferrari in Pole Position nelle Qualifiche Sprint del GP di Cina. In particolare andiamo a notare dove il campione inglese ha fatto la differenza rispetto ai suoi avversari. McLaren è comunque molto forte avendo fatto il miglior tempo al secondo tentativo, quindi con gomma più usurata. In terza posizione ci pensa il solito Max Verstappen a tenere a galla al Red Bull.
Nell’intervista post gara, Lewis ha ribadito di essere abbastanza sorpreso da questo risultato, ma sottolinea il potenziale della vettura. Nella giornata di domani sarà complicato tenere dietro la McLaren che però è penalizzata dalle posizioni di partenza. Torniamo a vedere Verstappen e Hamilton condividere la prima fila ed è difficile immaginare uno scenario in cui l’olandese non proverà a passare in curva 1.
La magia di Hamilton
La Pole Position di Hamilton nelle Qualifiche Sprint è frutto di un capolavoro nelle prime curve della pista e lo vediamo subito dalle telemetrie. Il punto più critico in tutta la sessione era la sequenza curva 1-2-3. Diversi i piloti che hanno commesso errori in questa parte del tracciato perdendo decimi importanti nella costruzione del giro veloce. È proprio qui dove Lewis ha fatto la differenza con i suoi avversari.

L’approccio a curva 1 è leggermente in favore di Max Verstappen, ma il modo di affrontare le prime due curve di Hamilton gli permette di aprire un delta importante. Lewis tiene per maggior tempo una percentuale di pressione sull’acceleratore anche durante la percorrenza, mentre Max potrebbe aver scalato dalla ottava marcia alla sesta troppo in fretta, generando un’impennata dei giri motore.
In generale nel giro veloce Lewis fa la differenza in frenata e in curva, mentre Max guadagna in trazione. Il motore Ferrari si dimostra comunque ottimo perché nei rettilinei le top speed sono equivalenti, circa 337 Km/h. Un ulteriore punto estremamente a favore della Ferrari sono curva 8 e curva 9, dove è richiesto carico aerodinamico. Nella prima delle due Lewis riesce a portare 5 Km/h in più di velocità minima, tenendo sempre una percentuale del 30% di pressione sull’acceleratore. Questo gli permette di raggiungere una velocità elevata nel breve tratto tra le due curve.

Nell’ultimo settore è Max a compiere una magia piazzando la Red Bull in seconda posizione. Sull’ultima curva porta una velocità minima di 184 Km/h contro i 176 Km/h di Lewis. In questo tratta riesce a colmare quasi tutto il gap di svantaggio chiudendo con 18 millesimi di ritardo. Il settore 3 di Verstappen è in 39.237 (il migliore della sessione), mentre quello di Hamilton è in 39.339.
Il confronto con Piastri
Nel confronto con Oscar Piastri si vede subito la grande velocità con cui Hamilton fa il suo ingresso in curva 1. Successivamente l’inglese lascia scorrere maggiormente la vettura verso curva 2 e questo gli permette di tenere l’acceleratore ancora premuto. La Ferrari numero #44 approccia curva 2 con una traiettoria perfetta riuscendo a frenare più tardi, ma senza ritardare la pressione sul pedale dell’acceleratore.

L’australiano chiude il primo settore in 29.456, pagando già 195 millesimi da Lewis. La grande differenza la Ferrari la fa ancora una volta nel tratto di curva 8 e curva 9 dove riesce a portare una maggiore velocità sia minima che di percorrenza. In questo tratto Lewis riesce a tenere il gas aperto e per una frazione di secondo riesce anche a dare il 100% della pressione. Maggiori difficoltà per la McLaren in questo senso che si vede costretta ad alzare completamente il piede durante la percorrenza dell’ottava curva.
Nell’ultimo settore la Ferrari riesce a raggiungere per un breve periodo i 337 Km/h mentre la McLaren si ferma a 332 Km/h. La curva che si evince dalle telemetrie mostra come la Rossa ad un certo punto aumenti la parabola della velocità, mentre le McLaren si stalla. Le vetture arrivano ai 324 Km/h in contemporanea, in questo punto si apre un delta di velocità in favore di Hamilton.

Anche Piastri è stato vicino a compiere una magia nell’ultima curva. Il pilota numero #81 porta una velocità minima impressionante di 189 Km/h, 13 in più di Lewis che in quel tratto non è stato molto pulito. In conclusione McLaren e Red Bull sembrano simili nel comportamento in curva mentre la scuderia Papaya perde un po’ nei rettilinei. In questa sessione la Ferrari ha trovato un buon bilanciamento ed è riuscita a trovare un assetto che massimizzasse l’efficienza aerodinamica.
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Crediti immagini di copertina: @CanalplusF1 via X
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