Anteprima Pirelli: dopo cinque anni dall’ultimo GP di Cina cosa cambierà sull’uso degli pneumatici? Andiamo a vedere l’analisi del tracciato.
La Pirelli nella sua anteprima per il GP della Cina ha spiegato le aspettative per questo weekend. Partiamo vedendo le mescole scelte e un breve confronto con le edizioni del passato. Analizzeremo poi i fattori che potrebbero mettere in difficoltà le squadre, la tipologia di pista e l’effetto sugli pneumatici.

Per quanto riguarda la scelta delle gomme, l’azienda italiana a Shanghai ha deciso di portare: C2 (Hard), C3 (Medium) e C4 (Soft). Questo tris era stato scelto anche nel 2019, mentre nel 2018 avevano optato per gli pneumatici Medium, Soft, e UltraSoft.
Le monoposto di adesso rispetto a quelle del 2019, quando si è corsa l’ultima edizione del GP della Cina, sono cambiate notevolmente. Ciò grazie al cambio regolamentare messo in atto nel 2022 che ha reso l’aerodinamica una parte fondamentale delle vetture. Una modifica però l’hanno vista anche gli pneumatici, che sono passati da una dimensione di 13” (660 millimetri di diametro) ad una di 18” (720 millimetri) sempre nel 2022.
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Questo fattore unito al format sprint metterà sicuramente in difficoltà i team. Non più abituati a correre su questo tracciato, infatti, i più esperti avrebbero bisogno di più tempo per capire come si comporta la vettura dal 2019 con i cambiamenti apportati anche alle gomme. Chi in quella stagione ancora non correva in F1 potrebbe faticare per adattarsi al circuito in una sola sessione di prove libere.
Inoltre data la scelta di correre una sola prova libera, i treni di gomme da asciutto sono stati ridotti, passando da 13 a 12 (due Hard, quattro Medium e sei Soft). E’ rimasto invariato il numero di set di pneumatici da bagnato.
Il circuito è composto da 16 curve e due zone DRS, che i piloti dovranno percorrere per 56 passaggi. Nell’arco della gara l’ipotesi più accreditata è che i piloti andranno su una strategia a due pit-stop così com’era abitudine vedere nelle precedenti edizioni. Questo per l’elevata usura degli pneumatici provocata dalle forze laterali che gli si imprimono. Infine l’aderenza all’asfalto non è elevatissima, mentre l’evoluzione è ai livelli massimi. Sarà dunque importante nelle sessioni di qualifica centrare il giusto timing anche per poter preparare al meglio la gomma dato che le temperature non saranno elevate.
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