F1 | GP Cina – Ferrari in ripresa, Vasseur analizza la sosta di Hamilton e la gara di Leclerc

Quinta e sesta posizione per le Ferrari di Leclerc e Hamilton nel GP di Cina: le parole di Vasseur.

Dopo le difficoltà avute in Australia, Ferrari ha concluso il GP di Cina con un quinto e sesto posto. Alla partenza, entrambe le vetture di Maranello sono riuscite a passare la Red Bull di Verstappen. Tuttavia, nelle prime curve, tra Hamilton e Leclerc c’è stato un piccolo contatto che ha danneggiato la parte laterale dell’ala anteriore del monegasco. Durante la sosta, il n.16 non l’ha sostituita, correndo con il danno per tutta la gara e perdendo 30 punti di carico aerodinamico. Mentre nell’ultima parte di GP, al contrario dei suoi avversari, Hamilton è rientrato di nuovo ai box per effettuare un secondo pit stop, perdendo così la posizione su Verstappen.

Al termine del GP di Cina, il team principal Ferrari, Vasseur, ha analizzato le gare dei piloti, spiegando la seconda sosta del campione del mondo.

Quinta e sesta posizione per Ferrari nel GP di Cina Credit: Scuderia Ferrari HP (via X)

Le dichiarazioni di Vasseur

Se oggi abbiamo fatto il massimo? Sicuramente no. Quando perdi metà dell’ala anteriore in curva 1, non è il meglio che puoi fare ma è andata com’è andata. Dalla parte del garage di Charles, ha fatto un’ottima gara con un gran bel passo. Chiaramente c’era il danno, ma con il danno che ha avuto all’ala anteriore e la perdita di carico aerodinamico era il minimo. Era difficile ottenere un risultato migliore di questo” ha dichiarato a Sky Sport F1. 

“È po’ più difficile da capire quello che ha fatto Lewis perché ieri il suo passo era fortissimo sul lungo stint mentre oggi ha faticato di più. Ieri eravamo un po’ davanti, oggi invece abbiamo concluso a 20 secondi dalla McLaren su 60 giri e con il danno all’ala anteriore, non penso che siamo molto dietro ma comunque siamo dietro. Dobbiamo continuare a spingere pare un altro passo”. 

“La seconda sosta di Hamilton? Ne abbiamo discusso, era davvero al limite. Non avevamo mai provato le dure per cui siamo andati tutti alla cieca. Noi eravamo al limite e c’è stata una discussione tra pilota e muretto. Ci siamo concentrati su noi stessi e sulla gara ottimale per noi, non abbiamo guardato Verstappen. In quel momento era la scelta giusta chiamarlo, cercando di spingere gli altri anche a non rallentare e magari a soffrire di più con le gomme alla fine”. 

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Immagine di copertina Credit: Scuderia Ferrari HP (via X)

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