Cambia l’ordine, ma non il risultato. McLaren vince anche il GP della Cina. Clamoroso Ferrari: entrambe le vetture squalificate!
La McLaren riprende da dove aveva lasciato e si assicura anche il GP della Cina. Intoccabile Piastri in prima posizione e solido Norris in seconda, chiude il podio ancora un grande Russell. Torna a vita rispetto all’Australia la Ferrari che chiude quinta con Leclerc e sesta con Hamilton, ma dopo la gara la doccia fredda: entrambe le vetture squalificate per irregolarità tecniche.

Giro 1-28
In partenza, com’era successo per la Sprint, solo il primo va via tranquillo. Appena alle spalle di Piastri, invece, Norris passa subito Russell, mentre Verstappen parte male e perde la posizione su entrambe le Ferrari.
Ferrari che rischiano grosso: dopo il sorpasso all’olandese, Leclerc si avvicina pericolosamente in curva a Hamilton e avviene il contatto tra l’anteriore sinistra del monegasco e la posteriore destra del britannico. Danni alla bandella della SF-25 numero 16, ma il pilota riesce a continuare.
Nelle retrovie, da segnalare un passaggio sulla ghiaia di Bortoleto che è costretto a fare un cambio gomme anzitempo. Secondo DNF consecutivo, invece, per Alonso che accusa problemi ai freni, visibili con una fumata bianca.
Il graining torna a preoccupare i team che iniziano a tornare ai box verso il giro 10. I top team optano per tornare ai box tra i giri 14 e 16 con Russell che così riguadagna, ma solo momentaneamente, la posizione su Norris.
In casa Ferrari, pur con vettura danneggiata, Leclerc si attacca ad Hamilton che gli concede la posizione per inseguire Russell. Il monegasco pare poter attaccare il pilota della Mercedes, ma dopo un errore in curva 1, perde il passo mostrato fino ad allora.
Giro 29-56
Nella seconda parte di gara, ormai appare chiaro che la maggior parte dei team ha deciso di optare per un GP a una sola sosta. Ma la Ferrari inizia a perdere passo rispetto agli altri e, con Verstappen che si avvicina a Hamilton, il team decide di differenziare richiamando ai box il britannico.
Chiamata che, alla fine non ripaga: l’olandese si rivela essere imprendibile e riesce addirittura a riavvicinarsi a Leclerc per poi passarlo negli ultimi giri. Nelle retrovie, da segnalare una Haas sorprendente con Ocon che chiude in settima e con un Bearman scatenato che, con gomma gialla, risale fino alla decima piazza.
Battaglia accesa, poi, tra Doohan e Hadjar con l’australiano che riceve una penalità di 10 secondi per essersi mosso in frenata. Problema strutturale, invece, per l’altra Racing Bulls di Tsunoda che perde la bandella posteriore ed è costretto a fare un cambio ai box.
Alla fine, nel GP della Cina, la McLaren conquista l’1-2 sfiorato in Australia, non senza qualche brivido. Nelle ultimi fasi di gara, infatti, Norris ha accusato un problema ai freni, col pedale della MCL39 che si allunga in maniera imprevista. Russell arriva vicino all’altro britannico, per poi chiudere in terza, seguito da Verstappen.
Le Ferrari chiudono in quinta e sesta posizione, poi il colpo di scena. Al termine della gara entrambe le vetture vengono clamorosamente squalificate, così come Gasly: Leclerc per vettura sottopeso di 1 KG (799 anziché 800 KG) e Hamilton per eccesiva usura della parte posteriore dello skid (fondo della vettura).
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Crediti immagine di copertina: F1