Verstappen torna ad essere Super, Zhou miracoloso, Leclerc quasi. Gasly continua a macinare punti. Le pagelle del GP del Qatar.
GP di Lusail che si conclude con la vittoria numero 63 di Max Verstappen, che torna a dominare dopo il quarto posto a Las Vegas. Alle sue spalle Leclerc che tira fuori il massimo dalla sua SF-24 finendo davanti alla McLaren di Piastri. Decimo Norris, penalizzato dai commissari con uno Stop&Go di 10 secondi. Zhou porta i primi punti del 2024 alla Sauber. Ecco le pagelle del GP del Qatar.
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Le pagelle
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Max Verstappen – voto 10
In un week-end dove tutti gli occhi erano puntati sulla lotta per il mondiale costruttori, Max mette tutti (o quasi) d’accordo. Dopo la prova opaca della Sprint Race, forse in molti si aspettavano un Verstappen spettatore. Di tutta risposta, invece, il fresco campione del mondo tira fuori un super giro in qualifica che gli vale la Pole Position. Retrocesso in seconda posizione dai commissari, scatta dalla seconda caselle nel pomeriggio di gara, ma alla prima curva è già davanti e ci rimane per tutta la gara.
SUPERMAX
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Zhou Guanyu – voto 9
La Sauber un paio di settimane fa gli aveva dato il ben servito. In una stagione in cui è finito quasi sempre dietro al compagno di squadra, a lottare per una posizione che non fosse l’ultima, Zhou era destinato a scomparire dai radar della F1 senza acuti. Poi, in quella che probabilmente sarà la sua penultima gara nella categoria regina, tira fuori un’epica prestazione d’orgoglio. Chiude ottavo, portando i primi (e forse unici) punti del 2024 in casa Sauber.
STOICO
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Charles Leclerc – voto 8
Dopo la debacle in qualifica e nella Sprint Race, i Tifosi iniziavano a perdere le speranze per il mondiale costruttori. Le premesse non erano delle migliori nel pomeriggio, con Charles che in radio fa sapere al box di avere la cannuccia rotta e non potrà idratarsi per l’intero GP. Non il massimo, nel deserto del Qatar. Nonostante questo, Charles parte subito forte e mantiene un buon ritmo, senza sbavature. Grazie anche ad un po’ di fortuna, alla fine il monegasco porta 18 punti alla Scuderia di Maranello, importantissimi ai fini del mondiale.
STRENUO
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Pierre Gasly – voto 7
Il compagno finisce incolpevolmente fuori alla prima curva, lui chiude quinto, portando in casa Alpine altri importantissimi punti. Parte undicesimo in griglia, ma come spesso accaduto nel corso della sua carriera sgomita e si fa spazio in pista fino alla quinta posizione. Tiene dietro Carlos Sainz, nei guai dopo la foratura, e toglie due punti alla Ferrari che pesano non poco, in vista di Abu Dhabi. Fa la sua gara, e la fa anche piuttosto bene.
TENACE
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Oscar Piastri – voto 6
Sale sul podio più per demeriti altrui, che per meriti suoi. Il compagno è vittima di una penalità pesantissima e lui, ultimo baluardo a difesa del team Papaya nella lotta mondiale con Ferrari, finisce dietro a Leclerc in una pista nettamente favorevole alla McLaren.
FUGACE
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Carlos Sainz – voto 6
Nella Sprint ne aveva di più del compagno di scuderia, oggi no. Uno specchietto volato dalla monoposto di Albon e non rimosso in tempo, però, gli rovina la gara con una foratura. Vedendo dove è arrivato il compagno, probabilmente, a Maranello si staranno probabilmente mangiando le mani. Sfortunato con la foratura, e sfortunato anche ai box, con una sosta molto più lunga del previsto. Non riesce a superare l’Alpine di Gasly nel finale.
INCOLPEVOLE
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George Russell – voto 5
Ottimo passo nella Sprint e Pole Position dopo aver spinto per far penalizzare Verstappen. Parte male, chiude ancora peggio. Sfortunato al momento del Pit Stop, rientra dietro a Fernando Alonso e ci rimane a lungo, perdendo l’occasione di lottare per il podio. Si arrende alla mescola Hard prima di tutti.
BIFRONTE
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Box Ferrari – voto 4
Certo, è arrivato un secondo posto. Certo, la Ferrari ha rosicchiato qualcosa alla McLaren in una gara dove nessuno lo riteneva possibile. Eppure… Eppure, al momento del Pit Stop di Sainz, probabilmente le cose avrebbero potuto prendere una piega diversa; eppure, a Leclerc continua ad essere chiesto di fare “saving” per le gomme, mentre il resto della griglia spinge e scappa via anche oggi; eppure, essendo l’unico team in pista con due set nuovi di Medium, e vedendo quanto poco stava performando la Hard, si poteva tentare l’azzardo della doppia sosta sotto regime di Safety Car per rimontare le gomme gialle quantomeno su uno dei due piloti. Chissà, con il resto della griglia su gomme hard, a venti giri dal termine, forse Leclerc avrebbe avuto una concreta possibilità di vittoria. Forse, appunto. Il risultato alla fine è benevolo al Team del Cavallino, e questo è ciò che importa.
“SAVING”
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Commissari di gara – voto 2
Gara movimentata per gli addetti ai lavori fin dall’inizio. Safety Car che scende in pista tempestivamente per i contatti in Curva 1 al primo giro. Decisamente meno tempestiva, poi, la decisione sull’episodio che cambia buona parte della gara. Al 30° giro, lo specchietto di Albon vola via dalla Williams del Thailandese sul rettilineo del traguardo. La posizione è delle più pericolose, fermandosi proprio in traiettoria di sorpasso. Eppure i commissari non intervengono, se non con una bandiera gialla esposta sul rettilineo. Lo specchietto rimane lì, la bandiera gialla anche. Questo l’episodio che cambierà totalmente le carte in tavola ai fini dell’esito della gara. Norris non decelera sotto bandiera gialla e prende uno Stop&Go di 10 secondi come penalità. Penalità che lo mette fuori dai giochi e lo relegherà in decima posizione. Specchietto che, a sua volta, viene colpito dopo qualche giro da Bottas, che lo disintegra. Il risultato è disastroso: i detriti in pista vengono colpiti sia da Hamilton che da Sainz che, forando uno pneumatico a testa, vedono inevitabilmente compromettersi la propria gara.
INDECISI
L’appuntamento, ora, è per domenica prossima, 8 dicembre, sulla pista di Abu Dhabi, per la tappa conclusiva del mondiale 2024.
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