Nella giornata di lunedì, come anticipato da Frederic Vasseur, la Ferrari ha intrapreso un confronto privato per richiedere un risarcimento dopo quanto successo a Sainz nelle FP1 del GP di Las Vegas
La Ferrari fa il primo passo per provare a ottenere un risarcimento dopo quanto successo nel GP di Las Vegas. Per riparare il danno sulla vettura di Carlos Sainz, la scuderia di Maranello ha dovuto spendere 1,5 milioni di euro. Questo potrebbe causare problemi con il budget cap. Per questo motivo, ha intrapreso un percorso per fare chiarezza con la Fia dopo quanto successo.
Nelle FP1 del GP americano, la vettura numero 55 ha impattato un tombino volente e ha riportato gravi danni alla monoscossa, al motore e alla batteria. Per permettere allo spagnolo di correre, nel garage della rossa i meccanici sono stati chiamati agli straordinari.
La Ferrari è stata costretta a riparare i danni al fondo e a sostituire sia ICE che batteria. Avendo lo spagnolo già usato quelle a disposizione durante la stagione, la penalità è arrivata in modo del tutto inevitabile. Il pilota numero 55 si è detto molto deluso per come il paddock abbia reagito alla sua penalità, ritenuta ingiusta dal suo team, considerando che è stata causata da una negligenza degli organizzatori.
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Per questo motivo, Frederic Vasseur e colleghi hanno iniziato il lavoro proprio partendo da con le parti interessate all’organizzazione. Confermato, infatti, un dialogo in forma privata per provare a capire se la negligenza attorno ai tombini è stata grave al punto da risultare in qualche modo punibile.
Se così fosse, la Ferrari avrà tutto il diritto di richiedere un risarcimento economico alla Fia anche per evitare che il budget cup venga sforato. Infatti, nel budget cup non è prevista un’esclusione delle spese per gli incidenti di gara. Eppure, la SF-23 è stata danneggiata da un qualcosa di completamente esterno e su cui non si poteva avere il controllo.
Si attendono ulteriori aggiornamenti nei prossimi giorni.
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