Ottobre 8, 2024
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F1 | GP Las Vegas – I Punti Chiave del sabato della Strip

Dalla pole di Leclerc alla rabbia di Sainz passando per la una Williams in ottima forma e una McLaren completamente inconsistente: i punti chiave del sabato di Las Vegas

Brilla la Ferrari e brillano Charles Leclerc e Carlos Sainz, distanti solo 44 millesimi. Ma nella Strip non è successo solo questo: si è vista una bella Williams, una deludente McLaren e la difficoltà di Hamilton e Perez rispetto ai rispettivi compagni di squadra. Ecco cosa è successo con i punti chiave del sabato di Las Vegas.

I 4 punti chiave del sabato di Las Vegas

1) La brillantezza di Ferrari e la festa rovinata dalla Fia

Se venerdì sera un tombino volante non avesse tranciato di netto la monoposto numero 55 di Carlos Sainz, domani la prima fila di Las Vegas sarebbe stata tutta rossa. Nessuno ha dimostrato di avere le carte per impensierire la Ferrari, almeno nel giro secco.

gp las vegas punti chiave
@Sportmediaset

A dimostrare la forza di Maranello sono le parole di Charles Leclerc dopo aver conquistato la pole. “Il giro del Q3 non mi ha soddisfatto”, in altre parole la prestazione nonostante la pole non è stata perfetta. Il dritto e le curve lente della Strip sorridono alla Ferrari che domani vuole fare di tutto per giocarsi la vittoria. Per buona pace di Sainz, costretto alla dodicesima casella, quando aveva tutte le carte in regola per provare a vincere.

2) La velocità della Williams e la prestazione sorprendente di Sargeant

Fino a qualche gara fa il sedile di Logan Sargeant scricchiolava. Da inizio stagione l’americano non ha mai brillato. Ma, dopo i primi punti conquistati a casa sua nel GP di Austin, anche nell’altro GP di casa ha tirato fuori una prestazione di rilievo. Per lui questa è la prima volta in Q3 e domani partirà dalla sesta casella.


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Accanto a lui il compagno di squadra Alexander Albon che non è più una grande sorpresa. Il thailandese si è reso protagonista più volte di ottime prestazioni. Ma questa volta per la Williams ritorna il sorriso in qualifica per aver piazzato entrambi i piloti tra i primi dieci. Alla fine la prestazione è stata tanto inaspettata quanto ottima.

3) La Red Bull e la Mercedes a doppia faccia

Se Verstappen è stato in grado di tenere il passo delle due Ferrari, lo stesso non può dirsi di Sergio Perez. Il pilota messicano ha dimostrato ancora una volta tutti i suoi limiti e, in queste condizioni, anche i rarissimi limiti della Red Bull. La RB-19 non è mai andata d’accordo con le curve lente e Perez, di solito ottimo sui circuiti cittadini, ha faticato non poco. Partirà solo undicesimo.

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credit Sky Sport Italia

Altro assento illustre del Q3 è Lewis Hamilton. Mentre il compagno di squadra George Russell è finito a soli 84 millesimi da Verstappen (domani partirà terzo), il sette volte campione del mondo non ha mai trovato il giusto feeling con la sua monoposto che è sembrata molto lenta. Domani scatterà dalla decima posizione.

4) La McLaren in versione brutta copia

Era dal GP dell’Austria che non si vedeva una McLaren così brutta. La difficoltà sul dritto hanno preso il sopravvento durante il sabato di Las Vegas e i due alfieri della scuderia inglese non hanno raggiunto nemmeno il Q2. Domani potrebbe andare meglio grazie anche alla capacità di Lando Norris di recuperare posizioni. Ma staremo a vedere.


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