F1 | GP Miami – Analisi passi gara: confronto impietoso tra Ferrari e McLaren

Nell’analisi passi gara del GP di Miami evidenzia una Ferrari nettamente in difficoltà nei confronti degli avversari, McLaren su un altro pianeta

Oscar Piastri ha conquistato la quarta vittoria di questa stagione e aumenta il suo distacco in classifica piloti. Lando Norris completa l’1-2 in una domenica di dominio assoluto da parte delle due McLaren. George Russell sfrutta la Virtual Safety Car causata dal ritiro di Bearman e riesce a conquistare la terza posizione. Dietro di lui un Verstappen che ha provato in ogni modo a difendersi dalle due papaya, ma ha dovuto cedere a una vettura non all’altezza dello scontro. Prova promettente per la Williams che per lunghi tratti di gara è risultata anche più veloce della Ferrari. Di seguito l’analisi dei passi gara del GP di Miami dove si evincono le grandi differenze tra le vetture.

Il dominio della McLaren

Osservando i grafici possiamo subito notare la grande supremazia del team inglese che ha assolutamente dominato la corsa. Una volta presa l’aria pulita, dopo aver superato Verstappen, sia Piastri che Norris hanno iniziato a girare su tempi impossibili per i propri avversari. Nel finale di gara il pilota inglese stava recuperando diversi decimi al giro sull’australiano, ma il tempo perso nella lotta con Max gli è costato una possibile vittoria. Piastri sta iniziando ad aprire un gap interessante in ottica campionato piloti e ha raggiunta la maturità necessaria per gestire le gare in testa senza farsi riprendere.

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Il confronto tra tutti i piloti. Crediti: Filippo Pesavento per Paddock News 24

Il centro gruppo ha girato su tempi molto simili nell’arco dell’intera gara. Lo stacco con i due piloti McLaren è netto e dimostra la totale supremazia della vettura.  Per la prima volta in questa stagione abbiamo assistito a una prestazione del genere. I motivi potrebbero essere legati al layout della pista complicato per tutti gli altri oppure per le temperature elevate che hanno accentuato l’usura delle gomme. La MCL39 è la vettura migliore in griglia per quanto riguarda il degrado e lo si è visto nel secondo stint di gara con gomma bianca dove i tempi dei due piloti erano inarrivabili da tutti.

La Ferrari era addirittura alle spalle della Williams per quanto riguarda il passo puro. Il risultato della gara di Miami deve far riflettere i tecnici a Maranello e gli aggiornamenti in arrivo a Imola e Barcellona saranno fondamentali per il resto della stagione. Vasseur si è in parte rassegnato dichiarando che “la McLaren era su un altro pianeta in gara”. Negli scorsi appuntamenti la Rossa faticava ad accendersi in Qualifica ma poi trovava il passo per fare meglio in gara. Nel primo stint qui a Miami, invece, si sono viste delle difficoltà anche nel tenere il ritmo delle Williams.

Il confronto fra i team

Negli scorsi Gran Premi si parlava di 2-3 decimi di differenza tra la McLaren e gli altri top team. Quello che abbiamo visto ieri però è un distacco molto più elevato. Si parla di 7-8 decimi al giro che sono una montagna da scalare in una stagione in cui sarà fondamentale preparare anche la vettura della prossima stagione. Il cambio di regolamento previsto per Barcellona potrà cambiare qualche scenario, ma non coprirà una distanza così elevata.

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Il distacco tra le squadre sul passo gara. Crediti: Filippo Pesavento per Paddock News 24

In questo grafico si nota ancora maggiormente il distacco tra i primi due e il resto del gruppo. Un ulteriore nota interessante è sottolineare la grande crisi di Aston Martin che ad oggi è la vettura più lenta in griglia. Il team inglese potrebbe decidere di portare gli ultimi aggiornamenti nelle prossime tappe europee e poi concentrarsi integralmente sull’auto 2026. Anche la Alpine ha fatto qualche passo indietro in questo weekend, mentre Haas e Racing Bulls si confermano le due squadre in lotta per le ultime posizioni della zona punti.

Il secondo stint di gara

Oltre all’analisi sui passi gara di Miami, andiamo a vedere anche come si è sviluppato l’intero GP. La prima parte è stata caratterizzata dallo scontro tra Verstappen e le due McLaren, iniziato con l’olandese che accompagna fuori Norris in curva 2 al primo giro. I due piloti papaya si sono dovuti sudare la posizione perdendo diverso tempo in lotta con l’olandese, per questo il loro distacco potrebbe essere anche maggiore. La fase centrale dei pit stop ha parzialmente acceso la corsa, soprattutto grazie alla Virtual che ha differenziato le strategie dei piloti che non si erano ancora fermati.

Il secondo stint di gara, invece, ha visto le posizioni interamente congelata. Unica eccezione sono stati i due scambi di posizione dei piloti Ferrari che erano a caccia di Antonelli. Di fatto negli ultimi giri del Gran Premio non è avvenuto nessun sorpasso e tantomeno nessuna lotta. Questo scenario si è delineato dagli importanti distacchi tra tutti i piloti. Il layout della pista incentiva i sorpassi e le lotte grazie ai lunghi rettilinei e alle zona DRS, però è un tipo di tracciato che mette in risalto il potenziale delle vetture e crea importanti distinzioni tra un team e l’altro.

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Crediti immagine di copertina: Filippo Pesavento per Paddock News 24

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