Cala il sipario sulla seconda giornata in pista al Miami International Autodrome. Sono scintille al di là di quell’inamovibile prima casella
Dalla pole position di Max Verstappen a una Ferrari che sorprende, passando per il caos nelle retrovie e delle aspettative deluse: ecco i Punti Chiave del sabato del GP di Miami…
Per un pugno di punti
Il primo appuntamento della giornata ha visto i piloti scendere in pista per la gara Sprint. Sembrerà bizzarro ma, a tenere col fiato sospeso gli spettatori, è stata l’azione nelle ultime file. Una bandiera gialla ha cominciato a sventolare ancora prima del termine del primo giro. Il motivo? Un incidente che ha coinvolto Lewis Hamilton, le due Aston Martin e Lando Norris. Il numero 4 della McLaren e Lance Stroll sono stati costretti a ritirarsi, mentre gli altri due piloti sono riusciti a proseguire.
Il centro dell’attenzione si è poi spostato su Kevin Magnussen che, scattato dalla quattordicesima casella, si è ritrovato a lottare per l’ottava posizione, ossia l’ultima a punti. Dopo una serie di sorpassi e contro-sorpassi con Hamilton, i due piloti hanno dovuto scontare una somma di cinquantacinque secondi di penalità. Tra i due litiganti, il terzo gode: Yuki Tsunoda ha chiuso la Sprint race in ottava posizione e si è portato a casa un preziosissimo punto.
Alterna fortuna
Al termine della gara Sprint, nessuno dubitava del fatto che Daniel Ricciardo sarebbe stato eroe di giornata. Dopo essersi qualificato in quarta posizione nella giornata di venerdì, il pilota australiano ha difeso il suo posto ai piedi del podio da un agguerrito Carlos Sainz. Un vero e proprio momento di redenzione per Ricciardo che, dall’inizio di stagione, ancora non aveva dimostrato particolari lampi di genio. Al contrario, già si vociferava di un presunto cambio di sedile con il giovanissimo Liam Lawson.
Il pilota della monoposto numero 3, tuttavia, ha vinto la battaglia, ma non la guerra. A solo qualche ora di distanza, in occasione delle qualifiche per il GP di domenica, Ricciardo ha visto la sua sessione concludersi al primo taglio. Tsunoda, il suo compagno di squadra, ha invece proseguito sino alla Q3, classificandosi decimo.
Leggi anche: F1 | GP Miami – SINTESI qualifiche: Verstappen e Leclerc di nuovo insieme
Incognita gomme
Così come era avvenuto per la Sprint Shootout, alcune discutibili scelte da parte dei team hanno riportato a galla il problema pneumatici. Da una McLaren che, nella giornata di venerdì, ha visto performance migliori su gomma media piuttosto che su gomma morbida, così Mercedes ha mandato i propri piloti in pista con due compound di gomme diversi nella medesima sessione di qualifica. A confermare l’inspiegabilità di questo fenomeno, i risultati dell’ultimo stint in Q3, che hanno visto i tempi sul giro secco salire anziché migliorare. Nonostante ciò, possiamo immaginare che i top team opteranno una gomma gialla in partenza e una hard a seguire.
Verstappen pigliatutto, però Ferrari…
Anche quando tutto attorno a lui si aggroviglia, Max Verstappen abbassa la visiera e va a caccia dei risultati. Dopo avere vinto la Sprint race, si è portato a casa anche la pole position in qualifica. Questo risultato pone il pilota ventiseienne in un club esclusivo: come lui, solo altri tre nella storia della Formula Uno hanno conquistato sei pole consecutive. Il campione del mondo in carica si trova in buona compagnia, dato che sono Senna, Prost e Mansell, quelli che ha eguagliato.
Nonostante ciò, forse non sarà la solita passeggiata domenicale per Verstappen. Alle sue spalle, rispettivamente in seconda e in terza posizione, ci saranno Charles Leclerc e Carlos Sainz. Il primo, dopo avere saltato la prima e unica sessione di prove libere, è arrivato secondo nella gara Sprint. Dal canto suo lo spagnolo, a discapito delle difficoltà riscontrate nel primo appuntamento della giornata, ha dimostrato un buon passo gara e la capacità di sfruttare il potenziale della monoposto.
Seguici sui social: Telegram – TikTok – Instagram – Facebook – Twitter
Crediti immagine di copertina: formula1.com