Al Miami International Autodrome si è appena concluso il GP di Miami che vede come vincitore Norris. Al secondo e terzo posto, rispettivamente, troviamo Verstappen e Leclerc.
Questa domenica abbiamo avuto un nuovo vincitore in Formula 1: Lando Norris vince il GP di Miami, davanti a Verstappen e Leclerc, e diventa un vincitore di Gran Premi in F1.
Seguono Sainz – che ha avuto problemi dopo il contatto con Piastri – Perez e Hamilton – che hanno combattuto fino alla fine per il quinto posto. Ottima performance di Tsunoda che arriva settimo. Infine, Russell, Alonso e Ocon completano la top 10. Ecco i punti chiave del GP di Miami.
Disastro e felicità per la McLaren
Lando Norris vince il suo primo Grand Prix in Formula 1 ed è la prima vittoria per la McLaren dal 2021 quando Daniel Ricciardo ha vinto a Monza. Oggi la McLaren non potrebbe essere più felice.
Norris si avvicina al quarto posto nella classifica del campionato piloti (85 punti Sainz e 83 per il britannico) e la McLaren (124 punti) accorcia la distanza dalla Scuderia Ferrari (189 punti) nel campionato costruttori.
Nel contempo, però, il team sa che avrebbe potuto fare più punti se Oscar Piastri non avesse avuto il contatto con Sainz che l’ha costretto ad un cambio dell’ala anteriore.
Quando è rientrato in pista era in ultima posizione ed è riuscito a risalire fino alla 13esima posizione. Prima del contatto si trovava in quinta posizione, poi è sceso in ottava posizione a causa dell’ala anteriore danneggiata e infine in 19esima. Da lì ha subito segnato i fastest lap (giri veloci), ma non è riuscito a salire più di 6 posizioni in 15 giri.
Red Bull in difficoltà
La Red Bull – team campione in carica – ha avuto difficoltà tutto il weekend, anche se all’inizio non è sembrato. Infatti, Max Verstappen si è qualificato primo nelle qualifiche Shootout e ha vinto la gara Sprint, in più si è qualificato primo anche nelle qualifiche per il GP.
Però, già nelle qualifiche Shootout, si era lamentato del grip (aderenza delle gomme) assente sul posteriore della vettura. Si è anche detto sorpreso di aver fatto pole position perché pensava di aver fatto un pessimo giro, ma accettava con gran piacere la sorpresa.
Durante il Gran Premio di Miami appena disputato non sono mancate le lamentele: “non riesco a far girare la macchina, è un disastro”, “non ho aderenza”.
Si è notato il pessimo feeling dei piloti con la loro RB20 anche da fuori. Verstappen, alla ripartenza dopo la SC, non è riuscito a prendere Norris ed era in difficoltà con Leclerc dietro di lui. Lando Norris ha vinto il GP con un distacco dall’olandese di 7.3 secondi circa.
Stessa cosa vale per il compagno, Sergio Perez, che non è riuscito a dare il massimo. Ha concluso in quinta posizione e ha passato metà Gran Premio a difendersi da Hamilton dietro di lui. Non è riuscito ad allontanarsi dalla Mercedes e non è riuscito a prendere la Ferrari di Sainz di fronte a lui.
È riuscito, ovviamente, a superare Piastri – dopo il danno all’ala anteriore – e Hamilton in una mossa, ma poi non è riuscito a costruire un distacco sufficiente dal britannico dietro di lui.
Questo è stato uno dei weekend più complicati per la Red Bull in termini di grip e, quindi, passo. La McLaren era decisamente un passo avanti questa domenica e le Ferrari hanno dato filo da torcere.
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Piastri vs Sainz
Tutto ha inizio al giro 28 di 57 del GP di Miami, quando Oscar Piastri – piloti McLaren – entra nelle pit-lane per fare il cambio gomme e di seguito entra Carlos Sainz – pilota Ferrari. Quando rientrano in pista sono in quarta e quinta posizione dietro a Norris, Verstappen e Leclerc.
Durante la ripartenza dopo la SC – causata da Magnussen e Sargeant –, al giro 33, i due piloti iniziano a “combattere” per il quarto posto. Piastri si difendeva e Sainz attaccava.
Subito avviene un primo contatto, abbastanza piccolo, che non provoca danni alle due vetture. Lo spagnolo della Scuderia apre subito la radio e dichiara: “mi ha spinto fuori pista”. I due, comunque, continuano a gareggiare per la posizione: Sainz ha il DRS da Piastri, mentre l’australiano non ha il DRS da Leclerc.
Alla fine del 35esimo giro, Piastri rimane davanti a Sainz. Questo però non scoraggia il pilota n.55 che continua ad insistere sul dare una penalità alla McLaren o farsi ridare la posizione: “dovete dirgli di darmi la posizione, così non si prendono la penalità”.
Gli steward “investigano” sull’accaduto e decidono di non prendere provvedimenti contro il pilota n.81. Sainz commenta dopo averlo saputo: “è incredibile!”
Al 40esimo giro, Sainz riesce finalmente a trovare il gap necessario per passare Piastri. Nel farlo, però, non controlla (o meglio non riesce a controllare) al meglio la vettura che va larga e colpisce l’ala anteriore dell’australiano. Quest’ultimo, riesce subito a riprendere la posizione, ma va lungo in curva 1 e la perde nuovamente sullo spagnolo.
Dopo aver perso altre due posizione, la McLaren chiama nel box il suo pilota per un cambio dell’ala anteriore e quando torna in pista si trova in 19esima posizione – finirà il GP in 13esima posizione e Sainz quinto.
Viene fatto sapere che l’incidente tra la vettura n.55 di Sainz e la vettura n.81 di Piastri verrà investigato alla fine del Gran Premio.
Perez “ministro della difesa”
Oggi Sergio Perez, anche se non in sintonia con la sua vettura, è riuscito a tenere duro e portare a casa il quinto posto.
Non avendo abbastanza grip e, quindi, non riuscendo a dare il 100% con la monoposto, questa domenica Perez ha dovuto faticare per finire quinto.
Durante la SC provocata da Magnussen e Sargeant, il messicano si trovava dietro Hamilton, nella Mercedes, in settima posizione. Alla ripartenza è partita anche la sfida di Piastri e Sainz oltre che quella di Perez e Hamilton.
Al giro 41 circa, Piastri ha problemi alla vettura e questo apre un gap per far passare Perez che supera sia l’australiano che il britannico. Anche la Mercedes a quel punto supera la McLaren e inizia la sfida inversa: Hamilton ora inseguiva Perez.
Al giro n.50, il 7 volte campione del mondo non è ancora riuscito a superare il messicano, anche se si trova sempre più vicino.
Molte volte Perez ha mostrato le sue abilità difensive formidabili e anche oggi l’ha fatto. È riuscito a tenere la Mercedes di Hamilton a bada per più di 15 giri.
Potrebbe averlo aiutato il fatto che la Mercedes non ha la velocità della Red Bull nei rettilinei, soprattutto. Hamilton si teneva sempre vicino grazie al DRS, Perez dal canto suo non riusciva a creare il distacco necessario per togliere il DRS all’avversario e non riusciva ad avvicinarsi alla Ferrari davanti a lui.
Alla fine Perez ha tagliato il traguardo in quinta posizione e Hamilton in sesta.
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Immagine copertina: Automoto.it