Dicembre 3, 2024
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F1 | GP Monaco – Albo d’oro, statistiche e storia della gara più iconica al mondo

Nel prossimo weekend, le monoposto di Formula 1 sfrecceranno per le strade del Principato per la 69esima volta. Andiamo a ripercorrere la storia del GP di Monaco di F1 attraverso l’albo d’oro, le statistiche e la cronologia degli eventi principali avvenuti nel Principato.

La Formula 1 fa tappa a Monte Carlo per la sesta prova del mondiale. E’ la gara più attesa della stagione, quella più prestigiosa e con il maggior fascino. E’ il circuito dove tutti sognano di vincere almeno una volta.

Nel 2023 si scriverà l’80° capitolo di una storia iniziata nel 1929. Il grande promotore della gara fu l’allora presidente dell’Automobile Club di Monaco, Anthony Noghes, l’uomo a cui oggi è dedicata l’ultima curva del circuito. In quasi un secolo di storia, la configurazione della pista è rimasta quasi invariata, con piccole ma importanti modifiche di cui parleremo.

Rappresenta la sede dove per più anni di fila si è svolta una gara del mondiale di Formula 1. Ha ospitato infatti la categoria regina per 65 anni consecutivi, dal 1955 al 2019, prima che la striscia venisse interrotta a causa del Covid-19.

A Monte Carlo sono associati i più importanti nomi della storia, che si tratti di auto o di piloti. Questo discorso vale anche per gli anni antecedenti alla Seconda Guerra Mondiale e alla nascita della Formula 1. Sulle strade del Principato hanno infatti trionfato piloti del calibro di Achille Varzi, Tazio Nuvolari con l’Alfa Romeo, e Rudolf Caracciola, l’uomo che ha portato alla ribalta il mito delle Mercedes Frecce d’argento.

Si precisa che l’albo d’oro, le statistiche e gli eventi citati comprenderanno esclusivamente le 68 edizioni del GP di Monaco valevoli per il mondiale di F1.

Cronologia dei principali eventi

1950 – Nel Principato si corre la seconda gara della stagione e dunque della storia della Formula 1. Juan Manuel Fangio conquista la prima pole e la prima vittoria della carriera al volante della mitica Alfa Romeo 158.

Ma il GP di Monaco 1950 segna l’esordio della scuderia per eccellenza, la Ferrari, che con Alberto Ascari taglia il traguardo in seconda posizione. Completa il podio Louis Chiron al volante della Maserati: sarà questo l’unico podio conquistato da un pilota monegasco, prima dell’avvento di Charles Leclerc. A Chiron è oggi dedicata la prima chicane delle Piscine.

1955Alberto Ascari è in testa alla gara al volante della Lancia, ma a 20 giri dal termine, a causa di un cedimento sulla sua monoposto, arriva lungo alla Chicane del Porto e, sbalzato fuori dall’abitacolo, finisce in mare, uscendone vivo. La vittoria va così a Maurice Trintignant, che regala alla Ferrari la prima vittoria a Monte Carlo. Alberto Ascari perderà però la vita appena quattro giorni dopo a Monza, a causa di un incidente mentre stava testando una Ferrari sport.

1957Juan Manuel Fangio conquista pole position e vittoria al volante della Maserati 250F, una delle vetture entrate nella leggenda. Per l’asso argentino, che vincerà anche la gara e in seguito il mondiale, è la quarta pole su altrettante vetture diverse: un record.

1960Stirling Moss regala alla Lotus la prima pole e la prima vittoria della sua gloriosa storia. Il pilota inglese ripeterà il medesimo risultato l’anno seguente.

1962Jim Clark conquista la prima pole position della carriera. L’asso scozzese partirà davanti a tutti altre tre volte, ma non riuscirà mai a tagliare il traguardo da vincitore nel Principato, spesso fermato sul più bello da noie meccaniche.

1963 – La linea di partenza, inizialmente posta sul rettilineo fra la curva del Tabaccaio e il tornante del Gasometro, viene spostata sul rettilineo opposto, quello tra il Gasometro e Santa Devota. Assume così la posizione che ancora occupa in data odierna.

1967Lorenzo Bandini, alla guida della Ferrari, è secondo e va all’inseguimento della Brabham di Denny Hulme, All’82° giro, il pilota italiano, probabilmente in preda alla stanchezza, arriva lungo alla Chicane del Porto, la sua Ferrari colpisce una bitta per l’ormeggio delle navi, si ribalta e prende fuoco fra le balle di fieno. Il povero Bandini rimane intrappolato tra le fiamme e per lui non ci sarà niente da fare: il suo cuore cesserà di battere tre giorni dopo all’ospedale di Monte Carlo. Per l’ultima volta la gara si corse sulla distanza dei 100 giri.

1969 Graham Hill ottiene la sua quinta vittoria fra le strade del Principato, al volante della straordinaria Lotus 49: con questo successo, il pilota inglese si guadagnò l’appellativo di Mr. Monaco.

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Graham Hill festeggia la sua quinta vittoria al GP di Monaco – Credit: F1-Fansite

1970Jack Brabham è in testa, ma la Lotus di Jochen Rindt è alle calcagna. Il pilota australiano passa la linea del traguardo e inizia l’ultimo giro. La vittoria sembra ormai sua, ma proprio all’ultima curva, il tornante del Gasometro, si porta all’interno per superare un doppiato; arriva però lungo e finisce contro le balle di fieno. Jochen Rindt regala così alla Lotus 49 la terza vittoria consecutiva sul tracciato monegasco. Magra consolazione per Brabham: l’australiano è riuscito a inserire la retromarcia e a ripartire, tagliando il traguardo al secondo posto.


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1973 – Viene modificato l’ultimo tratto della pista, con l’aggiunta delle due Chicane delle Piscine, della Rascasse e dell’Anthony Noghes. Il tracciato assume sembianze piuttosto simili a quelle che conosciamo oggi. A vincere, per la terza volta, sarà l’asso scozzese Jackie Stewart.

1975Niki Lauda, sulla strepitosa Ferrari 312T, riporta il Cavallino sul gradino più alto del podio di Monte Carlo, 20 anni dopo il successo di Trintignant. L’austriaco festeggerà il suo primo titolo mondiale al termine della stagione.

Nel 1975, Niki Lauda pone fine al digiuno di 20 anni della Ferrari – Credit: f1race.it

1981 – Per la prima volta un motore turbocompresso trionfa sulle strade di Monaco: è Gilles Villeneuve a fregiarsi di questo titolo, alla guida della Ferrari 126CK. Il canadese approfitta dei problemi di pescaggio alla Williams di Alan Jones, in testa fino a quel momento, e lo svernicia sul rettilineo dei box a quattro tornate dalla conclusione, per la gioia irrefrenabile dei meccanici ai box e dei tifosi assiepati sui balconi.

1982 – Va in scena una delle gare più pazze della storia. La Renault di Alain Prost conduce con un buon vantaggio sulla Brabham di Riccardo Patrese; seguono la Ferrari di Didier Pironi e l’Alfa Romeo di Andrea De Cesaris. Quinto è Derek Daly sulla Williams, ma staccato di un giro.

Mancano ormai pochi giri e sono rimaste poche vetture sul tracciato, ma arriva la pioggia a scombinare le carte. Le gomme ormai arrivate a fine vita sull’asfalto viscido formano un mix che regala un finale da romanzo.

Prost ha la vittoria in tasca quando inizia il terzultimo giro, ma perde la vettura in uscita dalla Chicane del Porto, finendo la sua corsa contro il guardrail. Patrese inizia così da leader il penultimo giro, ma perde a sua volta la vettura al tornante del Loews, andando in testacoda ma riuscendo ad evitare il contatto con i muri.

Passa così a condurre Pironi, che comincia la tornata finale. All’improvviso però la sua Ferrari inizia a rallentare, fermandosi proprio all’interno del tunnel: la batteria ha messo fine ai suoi sogni di gloria. A questo punto in testa dovrebbe esserci De Cesaris, ma nel frattempo il pilota romano è dovuto scendere dall’abitacolo della sua Alfa Romeo priva di carburante. Anche Derek Daly ha parcheggiato la sua Williams alla Rascasse dopo aver a sua volta toccato il guardrail.

Il GP di Monaco 1982 sembra non voler regalare un vincitore, tant’è che James Hunt, che sta commentando la gara per la BBC con Murray Walker, pronuncia la famosa frase: “Siamo in questa situazione ridicola in cui siamo tutti seduti sulla linea del traguardo in attesa che passi un vincitore e non sembra essercene uno”.

A questo punto le telecamere inquadrano la Brabham di Patrese che sta compiendo le ultime curve: in seguito al testacoda, era infatti riuscito a tenere la monoposto accesa e a ripartire. Riccardo Patrese taglia quindi il traguardo e conquista la prima vittoria della sua carriera.

Ma il caos è stato tale che il padovano non sapeva di aver vinto. Comprenderà la situazione soltanto dopo aver parcheggiato la vettura dopo il giro di rientro. Secondo e terzo vengono classificati Pironi e De Cesaris.

1984 – Nasce la stella Ayrton Senna! Il brasiliano, alla sua prima stagione di Formula 1, è alla guida della Toleman, certamente non una vettura da prime posizioni. In qualifica ha ottenuto il 13° tempo, ma la domenica una pioggia torrenziale si abbatte sul Principato. Il brasiliano compie un sorpasso dopo l’altro e dopo 19 giri è risalito addirittura fino al secondo posto.

Davanti però c’è Alain Prost sulla McLaren, che può vantare un cospicuo vantaggio. Senna però recupera secondi su secondi, ma, quando al 32° giro ormai vede i tubi di scarico della McLaren, il direttore di gara Jacky Ickx interrompe la gara per la troppa pioggia.

La vittoria di Prost è salva, con Senna straordinario secondo. Sarà però assegnato solo metà punteggio, dato che non si è raggiunto il 75% della distanza prevista e questo costerà carissimo al Professore. Le due straordinarie McLaren MP4/2 di Niki Lauda e appunto Alain Prost domineranno infatti la stagione e alla fine sarà l’austriaco ad avere la meglio per solo mezzo punto

1987 – Per la prima volta in Formula 1 trionfa una monoposto dotata di sospensioni attive: è la Lotus 99T guidata da Ayrton Senna, che ottiene così il suo primo successo a Monaco.

1988Ayrton Senna, alla sua stagione di debutto con la McLaren, ha letteralmente dominato il weekend: ha rifilato 1.4 secondi a Prost in qualifica e in gara ha 50 secondi di vantaggio sul suo compagno di squadra a 12 tornate dal termine. Ma nel corso del 67° giro, il brasiliano perde la concentrazione e si stampa contro il guardrail all’uscita della curva del Portier, regalando così la vittoria su un piatto d’argento a Prost. Per il Professore è il quarto ed ultimo successo nel Principato.

1989Senna riscatta il disastro dell’anno precedente con una vittoria memorabile. Alla sua McLaren si rompono la prima e la seconda marcia, quelle più utilizzate sul tortuoso tracciato cittadino. Il brasiliano riesce comunque ad adattarsi alla monoposto e a portare a casa un clamoroso successo.

1991Senna conquista la quinta pole position a Monaco: record tuttora imbattuto.

1992Nigel Mansell domina la gara al volante della strepitosa Williams FW14B dotata di sospensioni attive. Ma al 70° giro, il dado di una delle ruote si allenta e deve rientrare ai box. Quando esce dalla pit lane però, Senna è già passato.

L’inglese, con pneumatici freschi e una vettura nettamente superiore, guadagna un paio di secondi al giro, finché non arriva nei tubi di scarico della McLaren. I due iniziano così un duello mozzafiato, con Mansell che tenta di passare davvero ovunque. La manovra però non gli riesce e Senna si porta a casa la corsa del Principato per la quinta volta.

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Ayrton Senna rintuzza gli attacchi di Nigel Mansell e si porta a casa l’edizione 1992 – Credit: Formula Passion

1993 – La griglia di partenza recita Prost, Schumacher, Senna. Il francese però viene penalizzato per partenza anticipata, mentre Schumacher a circa metà gara deve alzare bandiera bianca per un problema idraulico sulla sua Benetton. Ad approfittarne è ancora una volta Ayrton Senna: il brasiliano trionfa per la sesta volta e abbatte il precedente record di 5 successi di Graham Hill.

1994Michael Schumacher fa sua la prima pole position della carriera sulla Benetton B194. Il tedesco in quel weekend metterà a segno un Grand Chelem: alla pole position aggiungerà infatti la vittoria, con tutta la gara condotta in testa, e il giro più veloce.

1996Olivier Panis conquista la prima ed unica vittoria della sua carriera al volante della Ligier, davanti alla McLaren di David Coulthard e alla Sauber di Johnny Herbert. Una gara folle anche qui, piena zeppa di incidenti e ritiri. I tre piloti che formano il podio sono infatti anche gli unici ad essere passati sotto la bandiera a scacchi.

1997 – Una pioggia battente cade sul Principato. Quale condizione migliore per esaltare le caratteristiche di Michael Schumacher. Quel giorno, il tedesco è uno squalo: brucia la Williams di Frentzen al via e imprime fin da subito un ritmo forsennato, anche di 4 o 5 secondi al giro più veloce di tutti! Gli avversari rivedranno la sua Ferrari solo dopo la bandiera a scacchi.

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Sotto una pioggia torrenziale, Michael Schumacher domina l’edizione 1997 – Credit: f1race.it

2001Michael Schumacher ottiene il suo quinto ed ultimo successo a Monte Carlo con la Ferrari F2001. Rubens Barrichello completa la doppietta per la scuderia di Maranello.

2004Jarno Trulli parte dalla pole position e conquista la prima e unica vittoria della sua carriera, alla guida della Renault. Dalla nascita del mondiale di Formula 1, il pilota abruzzese è il secondo e per ora ultimo italiano a trionfare a Monte Carlo, dopo Riccardo Patrese.

2017Sebastian Vettel interrompe l’ennesimo lungo digiuno di vittorie della Ferrari che perdurava da ben 16 anni. La festa per la scuderia del Cavallino è totale, con Kimi Raikkonen che taglia il traguardo in seconda posizione.

2019Lewis Hamilton ottiene la pole position fermando il cronometro sull’1:10.166: è il giro più veloce mai fatto sul circuito monegasco. Il pilota anglo-caraibico completerà il lavoro il giorno seguente, andandosi a prendere la sua terza vittoria nel Principato.

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Statistiche Vincitori

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Statistiche Pole Position

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[Credit immagine di copertina: Pinterest]

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