Ecco i Punti Chiave delle Qualifiche del GP d’Olanda di F1. Cosa ci lascia questo uggioso sabato olandese?
F1 | I Punti Chiave delle Qualifiche del GP d’Olanda – SuperMax Verstappen sempre più (forse troppo) dominatore, un americano raggiunge il Q3 e poi va a muro, un monegasco prova ad imitare il collega a stelle e strisce… Insomma, è stato un sabato degno di nota.
Verstappen Imperatore d’Olanda
C’è poco da fare: Zandvoort è davvero casa sua. Max Verstappen si impone sui rivali con un impressionante 1:10.567, rifilando sei decimi al suo primo inseguitore, Lando Norris, e un secondo e tre al suo compagno di squadra. Forse il dettaglio che più impressiona è proprio il distacco dal compagno di scuderia: Sergio Perez non riesce non solo a tenere il passo dell’olandese, ma fallisce nel portare in prima fila la miglior monoposto del Mondiale.
In molti cominciano a storcere il naso. C’è chi invoca all’imbroglio, chi parla di complotti contro il messicano, chi semplicemente si è stufato di qualifiche e gare dall’esito quasi scontato. La Formula 1 dovrà necessariamente fare i conti con l’Imperatore d’Olanda, se il suo dominio dovesse prolungarsi ancora e in queste modalità . Che si scelga di ignorare la faccenda, premiando la meritocrazia, o di “uccidere” il progetto Red Bull con un cambio regolamentare, ci saranno riflessioni da fare per FIA e Liberty Media.
Bentornata Williams
Se c’è una scuderia, oltre alla McLaren, che sta stupendo il paddock è senza dubbio la Williams. Il team diretto da James Vowles, famoso ex-Mercedes, piazza due vetture nel Q3 e non si limita a questo: Alexander Albon sfiora la terza posizione, prima di essere scavalcato all’ultimo secondo da George Russell. Per un team che ha raccolto ben quattro ultimi posti in Classifica Costruttori, negli ultimi cinque anni, è un risultato sorprendente.
Persino Logan Sargeant, americano al suo primo anno nella massima formula, stava mettendosi in mostra brillantemente. Le sue prestazioni fanno chiudere un occhio davanti al botto in Curva 2, nelle fasi iniziali di quello che è stato il primo Q3 della sua carriera. In effetti, ad imitarlo poco dopo, magari ispirato dalle gesta del pilota Williams, ci ha pensato un ben più affermato monegasco…
“This is fine”
L’atteggiamento di Frederic Vasseur, al termine della sessione di qualifica, sembra ricordare il meme del cane che beve nel bar che va a fuoco. Secondo il team principal della Scuderia di Maranello, l’assetto scelto per le proprie vetture sarà premiato in gara, nonostante ben due giorni di giri in pista sembrerebbero pronosticare il contrario.
La Ferrari si è presentata a Zandvoort, una pista ad alto carico, con una configurazione più scarica di tutti i rivali. Questo le permette di essere costantemente davanti nelle top speed, dettaglio assolutamente ininfluente in un tracciato con un solo rettilineo. Guardando Leclerc e Sainz è facile notare come abbiano difficoltà a stare in pista, una difficoltà culminata con l’incidente del monegasco, condannato al nono posto in griglia (Sainz partirà sesto).
Griglia di partenza del GP d’Olanda
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