Dopo un dominante GP d’Olanda, la McLaren torna a 30 punti dietro la Red Bull riaccendendo il campionato costruttori. Qual è stato il segreto della MCL38 a Zandvoort?
Il weekend di Zandvoort per la McLaren è stato da incorniciare, il trionfo di Lando Norris nel GP d’Olanda ha dato ancora più speranza per la vittoria del campionato costruttori. I 30 punti di distacco dalla Red Bull fanno davvero sperare il team di Woking.
La Red Bull è ormai in pura crisi tecnica, la RB20 è diventata il peggior incubo di Max Verstappen. L’olandese sa di non essere poi così tanto al sicuro nel campionato piloti poichè 70 punti in 9 gare non sono tanti.
Gli aggiornamenti portati a Zandvoort

Al ritorno dalla pausa stagionale la McLaren era la scuderia con più ore disponibili in galleria del vento con Andrea Stella che aveva detto a proposito: “Abbiamo preferito mantenere una certa conservazione delle risorse aerodinamiche per poterle sfruttare al momento giusto”. Perciò a Woking per quest’ultima parte di stagione si disporrà di una grande disponibilità di test.
A Zandvoort però la McLaren ha portato il secondo importante pacchetto evolutivo della stagione dopo Miami e ormai sembra essere davvero lanciata ad un finale di stagione pieno di successi. La MCL38 sta avendo un percorso migliorativo netto. A beneficiarne sono proprio gli ingegneri del team inglese che possono concentrarsi su come migliorare la monoposto piuttosto che sprecare risorse sul risolvere problemi.
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La ricetta portata da McLaren in Olanda ha 3 tre ingredienti: fondo, freni e ala posteriore. Il fondo della monoposto di Norris e Piastri è stato rivisto sul bordo esterno per favorire la schermatura dai flussi laterali e sigillare il fondo per permettere di generare più downforce.
All’anteriore invece per migliorare il passaggio dei flussi hanno modificato le prese d’aria dei freni e anche la carenatura delle sospensioni. L’obbiettivo è quello di instradare il flusso verso il canale Venturi senza particolari interferenze sullo pneumatico con quindi grande attenzione all’aerodinamica che condiziona il passaggio tra anteriore e centro vettura.

Anche il posteriore è stato ritoccato con qualche modifica simile alla sospensione posteriore. Il vero cambiamento però è stata l’introduzione di una nuova ala posteriore. La specifica ad alto carico con relativa beam wing che ha permesso agli uomini di Stella di estrapolare il pieno potenziale della MCL38.
Questo weekend su un circuito totalmente diverso come quello di Monza la McLaren deve dimostrare di aver fatto definitivamente il passo avanti e provare a chiudere il discorso sul mondiale costruttori.
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crediti copertina: F1inGenerale