A partire dal GP di Singapore è entrata in vigore la direttiva tecnica TD018: Che sia questa la causa del crollo di prestazioni di Red Bull? Ecco le opinioni dei protagonisti del paddock.
Red Bull è la scuderia che più ha stupito questo weekend. Non in positivo, però: per la prima volta dal GP di Russia 2018 il team di Milton Keynes non è riuscito a qualificare neanche un pilota nel Q3. Per altro, in quell’occasione i piloti Red Bull non erano neanche scesi in pista nel Q2 per decisione del team. 1813 giorni e 101 gare dopo, un evento analogo si è ripetuto, questa volta non per decisione strategica ma per scarse prestazioni della monoposto. Il weekend di Singapore è anche il primo in cui è valida la nuova direttiva TD018: che ci sia una correlazione con le scarse prestazioni mostrate da Red Bull?
La monoposto del team ha mostrato prestazioni sottotono non solo in qualifica, ma anche durante le prove libere. Nonostante, infatti, Red Bull abbia mostrato un buon passo gara, è venuta meno la netta superiorità in quest’ambito mostrata nel resto della stagione. Inoltre, ci sono stati diversi problemi lamentati da Verstappen e Pérez durante il venerdì e il sabato mattina. Una possibile spiegazione di ciò è la nuova direttiva entrata in vigore questo weekend. Vediamo di cosa si tratta.
La direttiva tecnica TD018 adottata a Singapore
FIA ha emanato in settimana la direttiva tecnica TD018. Questa direttiva, in realtà, non introduce delle vere e proprie novità per i team, ma va a chiarire una zona grigia del regolamento. Da questo weekend, infatti, le monoposto avranno vincoli maggiori a riguardo della flessibilità delle loro componenti aerodinamiche. La federazione, infatti, deve aver notato che diversi team utilizzavano la strategia di adottare appendici flessibili, al fine di farle flettere ad alte velocità e generando così una minore resistenza all’avanzamento. Da Singapore, invece, non sarà più possibile fare ciò e queste componenti aerodinamiche, in particolare l’ala anteriore, dovranno rimanere immobili (come, peraltro, già definito dal regolamento ufficiale).
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Già durante la settimana alcuni avevano anticipato che Red Bull potesse essere svantaggiata da questa nuova direttiva, ma i pareri erano discordanti. Le prove libere del venerdì avevano fatto intravedere qualche problema per Red Bull, ma le qualifiche di ieri ne sono state la conferma. Che sia proprio la TD018 la causa di un crollo tanto evidente della scuderia? Diverse opinioni girano nel paddock, qualcuno ha addirittura affermato che tale crollo di performance sia stato deliberatamente voluto dalla scuderia di Milton Keynes.
Le dichiarazioni di Horner
Quanto avvenuto in qualifica a Singapore è sembrato inspiegabile ai più, anche allo stesso Christian Horner: il team principal di Red Bull ha definito “molto, molto confuse” le prestazioni delle loro monoposto durante questo weekend. “La macchina che abbiamo messo in pista qui per le qualifiche è essenzialmente la stessa che abbiamo utilizzato due settimane fa a Monza e la settimana precedente a Zandvoort” ha affermato Horner. Quando gli hanno domandato se la cosa potesse essere legata alla nuova direttiva, però, lui ha risposto in modo secco: “Zero. Nulla è cambiato sull’auto“.
Ricordiamo anche che, come chiarito da Horner, il team ha provato durante le prove del venerdì alcuni nuovi pezzi aerodinamici e sembra anche aver messo in pista una monoposto leggermente più alta rispetto al solito. Anche Ted Kravitz, giornalista di Sky Sports F1, concorda sul fatto che Red Bull non abbia avuto problemi a causa di questa nuova direttiva.
Le parole di Toto Wolff
Il team principal di Mercedes, invece, non si espone troppo sull’argomento. Wolff dice che non hanno ancora raccolto dati sufficienti per capire se ci sia una correlazione tra la nuova direttiva e il crollo di prestazioni di Red Bull. “È così difficile (trovare un legame con la direttiva, ndr). Ora abbiamo una serie di dati: venerdì e sabato a Singapore, domani c’è la gara e dopo ci sposteremo su un differente tracciato in cui (la direttiva, ndr) può giocare un importante. Quindi aspettiamo“.
La prossima settimana, infatti, si correrà in Giappone. Wolff fa riferimento alle caratteristiche del circuito di Suzuka, più veloce e molto guidato. Infatti bisogna ricordare che Marina Bay, il circuito di Singapore, è comunque un cittadino ed ha layout e caratteristiche molto peculiari rispetto ad un classico circuito permanente.
[Foto di copertina: @F1inGenerale]
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