Giunge al termine la prima giornata di attività tra le curve del Montmelò, alle porte del primo triple header dell’anno.
Da due immagini molto diverse della Ferrari a una McLaren che si riscopre favorita, passando per il ritorno di un volto familiare e un altro giro di e-mail anonime: ecco i punti chiave del venerdì del GP di Spagna…
Chi non muore si rivede
Dopo mesi e mesi di pettegolezzi arriva la conferma ufficiale: Luca de Meo, CEO del gruppo Renault, ha promosso Flavio Briatore al ruolo di Executive Advisor in Alpine. L’italiano fa così ritorno in Formula Uno a più di quindici anni dal celebre caso del “Crashgate”, che lo avrebbe voluto responsabile di un incidente volontariamente causato in occasione del Gran Premio di Singapore 2008. Briatore si prepara ad addentrarsi in territori tutt’altro che sconosciuti: direttore esecutivo del team Benetton e poi Renault, è stato una figura chiave nella conquista di ben quattro titoli mondiali, due con Michael Schumacher e due con Fernando Alonso. L’imprenditore cuneese ha tra le mani una sfida non facile: risollevare una scuderia che, giunti ormai al decimo appuntamento stagionale, è riuscita a racimolare soltanto cinque punti.
Cinquanta sfumature di papaya
“Forza leoni arancio!”, ha commentato sui social Max Verstappen, dimostrando il proprio appoggio verso la nazionale olandese per il campionato europeo di calcio. Non avrà erroneamente indirizzato il suo tifo agli “orange” sbagliati? Al termine delle prime due sessioni di prove libere del venerdì, infatti, il team color papaya, ossia McLaren, sembra avere tutte le carte in regola per portarsi a casa un ottimo weekend. Menzione particolare va riservata a Lando Norris che, dopo avere chiuso le FP1 in prima posizione, ha anche dimostrato una velocità fuori categoria nel corso delle prove libere due.
Complice di questa sorridente previsione anche la scuderia campione del mondo, Red Bull. Se, da un lato, Verstappen si è ripetutamente lamentato della propria monoposto, dovendo ricorrere anche a diversi cambi d’ala, dall’altro Sergio Perez ha segnato dei tempi che a malapena gli avrebbero garantito accesso alla Q3. Dal team anglo-austriaco, tuttavia, ci si può aspettare di tutto. Ormai l’abbiamo capito.
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Brilla Sainz, problemi per Leclerc
Due facce ben distinte hanno caratterizzato il venerdì della Scuderia. Il pilota spagnolo, al suo ultimo Gran Premio di casa con la Rossa, si è dimostrato molto a suo agio con la monoposto, classificandosi rispettivamente terzo e secondo nella prima e nella seconda sessione di prove libere. Lo stesso non si può dire del suo compagno di squadra: giustificato prima da un pacchetto ridotto portato sulla sua Ferrari numero 16, Leclerc ha poi passato le FP2 a modificare il setup della sua vettura, alla ricerca di un feeling maggiore. La squadra di Maranello ha alle spalle un weekend da dimenticare: a Montreal, infatti, nessuno dei due piloti ha portato a termine la gara. Staremo a vedere se la rivincita arriverà al circuito di Catalogna.
A carte scoperte
Nella mattinata della prima giornata del weekend del GP di Spagna, una e-mail anonima è stata recapitata ad alcuni membri del corpo stampa. Sembrerebbe che, all’interno della missiva, si affermi di un presunto boicottaggio da parte di Mercedes ai danni di Lewis Hamilton. Questo caso pare riproporre uno schema già noto: ricordiamo, infatti, che qualcosa di simile già si era verificato in occasione del fine settimana di gara in Bahrain. Al centro delle accuse, tuttavia, vi era il caso Horner.
Malgrado sia evidente che il sette volte campione del mondo non sia più in sintonia con le frecce d’argento, che lo hanno accompagnato per la gran parte della sua carriera, un’incriminazione di questo tipo è a dir poco esagerata. Con la smentita del team principal Mercedes Toto Wolff, infatti, Hamilton non ha esitato a rispondere alle provocazioni come meglio sa fare: in pista. Dopo avere chiuso le FP1 in settima posizione, a poco meno di sette decimi dalla prestazione di Norris, il pilota inglese ha dominato la seconda sessione di prove libere, portandosi a casa il miglior tempo.
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Crediti immagine di copertina: McLaren via X