Le qualifiche del GP d’Ungheria di F1 donano un nuovo sorriso a Daniel Ricciardo: “Sono davvero felice di essere tornato, davvero felice di poter di nuovo spingere la macchina al limite”.
Le qualifiche del GP d’Ungheria hanno tante storie di F1 da raccontare e quella di Ricciardo è sicuramente fra queste. Nel giorno del record ungherese di pole di Hamilton e dello strabiliante 5° posto di Zhou Guanyu, l’australiano dell’AlphaTauri ritrova, finalmente, il sorriso.
Quando, alla fine del 2022, Ricciardo ha lasciato la McLaren e la griglia della F1, fin da subito non è sembrato un addio. Il 34enne australiano era, difatti, un “incompiuto“, un pilota dal talento puro, perso chissà dove nei meandri della sua stessa mente. Un pilota con il mai velato sogno di vincere un Mondiale, ma oramai parso destinato a lottare nelle retrovie del gruppo.
“Mi sono divertito di nuovo, semplicemente questo“. Sono le prime parole di un non-più così giovane Ricciardo al termine delle qualifiche che lo hanno visto raggiungere il Q2 e conquistare il 13° posto. Invece, il compagno Tsunoda, sicuramente con più esperienza sull’AlphaTauri, non va oltre il 17°, fuori già in Q1.
“Non posso dire non avessi aspettative per questo weekend – racconta l’australiano – Come pilota, ti aspetti sempre qualcosa da te stesso. Ma l’importante era che mi sentissi di nuovo a mio agio, qui. Salendo in macchina, per le qualifiche, mi sono sentito rilassato. Non che la stessi prendendo alla leggera, ma mi sono sentito felice. Felice di essere tornato, felice di poter spingere di nuovo la macchina al limite. Qualcosa che non ho sentito spesso, negli ultimi anni“.
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Prendere confidenza con la nuova monoposto
Ricciardo, la cui ultima vittoria in F1 risale al GP di Monza 2021, in quella straordinaria doppietta McLaren, ora crede di aver bisogno di prendere confidenza con la vettura: “Non avevo idea di dove avrei potuto posizionarmi in griglia. In un certo senso, il 13° posto è irrilevante. Certo, Yuki [Tsunoda] è un buon riferimento, già la scorsa stagione sembrava essere competitivo contro Gasly. Ma l’importante ora, per me, è comprendere appieno la macchina“.
“Al venerdì abbiamo avuto praticamente una sola sessione – continua Ricciardo – Non sono stato molto veloce, ma sapevo dove avrei potuto migliorare. Mi sono sentito bene in macchina. Arrivare al 95% è facile, però, tutti ci riusciamo: è in quegli ultimi punti percentuali che si fa la differenza. Ne ho trovato qualcuno in qualifica, ma c’è sicuramente ancora qualcosa da dare“.
Le aspettative per la gara
“È difficile dire dove saremo in gara – spiega l’australiano – Avrò fatto al massimo 8 giri consecutivi, in prova, quindi avrò molto da imparare per quanto riguarda la gestione gomme e il comportamento della vettura con i diversi carichi di carburante e il degrado. Scoprirò qualcosa in più sulla vettura e le sue debolezze. Ci saranno giri in cui andrò piano e altri in cui sarò più veloce, perché starò imparando man mano cose nuove“.
“L’obiettivo del team è fare punti, ma per ora penso a prendere pieno possesso della macchina. Spero di imparare rapidamente e poter lottare per la Top 10, sarebbe grandioso” conclude Ricciardo, che in Ungheria disputerà il suo 233° gran premio.
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