Norris ci crede, nel corso della conferenza stampa del giovedì degli USA l’inglese ha rilanciato la sfida mondiale, ecco le sue parole.
Siamo arrivati al sestultimo appuntamento della stagione e per l’inglese della McLaren sembra avvicinarsi quello che sarà il momento della verità. Nel corso della conferenza stampa del giovedì del GP degli USA Norris ha quindi rilanciato l‘obbiettivo mondiale, ecco le sue parole.
Vincere è il mio lavoro
Il Circus sbarca sul suolo americano per la seconda volta e per Norris sembra essere arrivato il momento decisivo per le sue ambizioni iridate. L’inglese della McLaren arriva in Texas ancora con un passivo di 52 punti da Verstappen, ma con la convinzione di poter ancora recuperare. Norris infatti è reduce dal convincente successo di Singapore prima della sosta che ha messo un’altra volta in mostra la versatilità e la superiorità tecnica della MCL38, inoltre a partire dall’appuntamento negli USA ha inizio l’ultimo quarto di stagione composto da due trittici ricchi di numerose insidie come le Sprint proprio di Austin, del Brasile e del Qatar.
L’obiettivo resta comunque complicato, ma l’inglese se dovesse vincere con regolarità potrà contare sulla presenza fissa di una Ferrari ritrovata nelle ultime gare. Le due rosse, oltre a Piastri potranno avere un ruolo fondamentale da outsider nella rincorsa a Verstappen togliendo punti all’olandese. Norris nella conferenza stampa ha commentato così la situazione:
“Dopo Singapore avrei voluto di certo continuare perché avevamo preso un buon ritmo, ma la sosta ci è servita. Austin sarà una pista diversa, ma la fiducia sarà la stessa di Singapore se non maggiore. L’asfalto nuovo per come siamo andati ultimamente non lo vediamo come un problema, ma come opportunità”
Se infatti guardo gli ultimi weekend non sono totalmente contento per i risultati perché potevamo ottenere di più, ma per il lavoro svolto invece sono contento. Se continuiamo su questo passo possiamo farcela anche per il titolo piloti.
Ora non guardo la Red Bull o Max in particolare. Se lui fa primo, quinto o decimo non dipende da me, il mio lavoro è vincere e ottenere più punti possibili, quindi analizzo chiunque sia davanti indipendentemente da chi sia.”
Leggi anche:F1 | Dall’ Olanda arriva la bomba sulla Red Bull: La FIA sta indagando
Norris sul T-Tray della Red Bull e sul giro veloce
Nel corso della conferenza stampa l’Inglese ha poi continuato esprimendosi sulla situazione Red Bull e sulla recente modifica al regolamento 2025 con la rimozione del punto addizionale del giro veloce:
“Ovviamente non sappiamo se la Red Bull abbia sfruttato il suo congegno o meno, non credo che la situazione sarà stravolta da questa modifica, ma staremo a vedere.
Per quanto riguarda la rimozione del giro veloce invece non sono pienamente d’accordo perché era un qualcosa extra per cui lottare. Nonostante questo però ci sono state delle dinamiche che si dovessero ripetere non sarebbero belle.
Credo che il giro veloce di Ricciardo sia stato un regalo per il suo addio e che il tutto sia stato amplificato dalla situazione in cui mi trovo. Se si dovesse però ripetere una dinamica del genere non ne sarei contento e a quel punto sarei favorevole alla sua rimozione.
Nel complesso però se dovessi perdere il mondiale anche di un punto non credo che sarebbe quella la ragione della mia sconfitta. Alla fine di ogni stagione pensi a dove potevi fare meglio e credo ci siano altri fattori oltre all’episodio singolo. In quel caso quindi penserei solo che Max è stato più bravo.
Se dovessi fare secondo poi non sarebbe un fallimento. Dobbiamo ricordarci che all’inizio dell’anno eravamo quarta forza e ora possiamo vincere ovunque, quindi nel complesso sarei comunque soddisfatto.”
Seguici sui social: Telegram – TikTok – Instagram – Facebook – Twitter
crediti immagine in evidenza: McLaren