La ferocia di chi ha tutto da dimostrare, la sicurezza di chi è consapevole della propria superiorità, il veleno di chi non può permettersi errori, passi avanti e passi indietro
Dalla prima doppietta Red Bull della stagione a uno straordinario Carlos Sainz, passando per le malelingue targate Racing Bulls e due particolari casi di gloria e oblio: ecco i Punti Chiave del Gran Premio del Bahrain.
Uno, due, ventidue

A seguito del primo appuntamento della stagione, abbiamo ritrovato la Red Bull esattamente dove l’avevamo lasciata: in cima. Max Verstappen e Sergio Perez hanno comodamente ripreso posto sui due gradini più alti del podio, con una RB20 che ha presto fatto il vuoto dietro a sé. Nonostante il drastico cambio di direzione, infatti, la vettura ideata da Adrian Newey ha già dimostrato di non avere nulla da invidiare alla sua sorella maggiore, che ha dominato la passata stagione. È impossibile non sottolineare, tuttavia, come la monoposto numero 11 del pilota messicano seguisse di ben ventidue secondi quella del compagno di squadra, nonché campione del mondo in carica.
El Matador

Non è stato un inverno semplice, quello di Carlos Sainz. Soprannominato “El Matador” per la sua vittoria al Gran Premio di Singapore 2023, lo spagnolo è al momento senza sedile in vista della stagione 2025 di Formula Uno. Il suo posto alla scuderia di Maranello verrà occupato da Lewis Hamilton, con una mossa di mercato piloti che ha sconvolto il mondo del motorsport. Sainz ha presto capito che questa è la sua occasione e che ha 24 potenziali chance per dimostrare il proprio valore. Il madrileno non ha perso nemmeno un istante: ha portato a casa un podio durante il primo Gran Premio della stagione, ha effettuato dei sorpassi indimenticabili su Russell e sullo stesso Leclerc e si è mantenuto a tre secondi dalla forza da battere, la Red Bull.
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Tori scatenati e vipere velenose

Verso la fine della gara, quando la situazione sembrava ormai stabile tra le prime file, le retrovie hanno fatto sentire la propria voce. In particolare, i due piloti del chiacchieratissimo team Visa Cash App Racing Bulls, Yuki Tsunoda e Daniel Ricciardo, hanno sputato parecchio veleno l’uno sull’altro. Invitato a cedere la propria posizione al compagno di squadra, il pilota giapponese ha risposto con un vivace “mi stai prendendo in giro?”, solo per poi obbedire agli ordini del muretto. Il veterano della famiglia Red Bull, tuttavia, non è stato in grado di effettuare il sorpasso su Magnussen, motivo della richiesta mossa ai due piloti. Questa sbavatura ha tolto un po’ di nebbia attorno a VCARB, un team che sicuramente percepisce la tensione figlia del possibile posto vacante presso la scuderia campione del mondo.
C’è chi scende e c’è chi sale

In un anno possono cambiare molte cose, e lo sanno bene due team in particolare: McLaren e Aston Martin. Se la scuderia di Woking ha chiuso il Gran Premio del Bahrain 2023 con un DNF e un’ultima posizione, quest’anno può ritenersi soddisfatta di vedere entrambi i piloti nella zona punti (rispettivamente in sesta e in ottava posizione, per Norris e Piastri). Non può dirsi altrettanto contenta la Aston che, certamente, non torna a casa da Sakhir a mani vuote, ma che ricorderà con amarezza il podio dello scorso anno e quel barlume di speranza di avere trovato in Fernando Alonso la retta via verso i piani più alti della classifica. La stagione è appena cominciata, su questo non c’è dubbio, ma quanto spesso i nostri presentimenti si sono confermati a lungo termine?
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Crediti immagine di copertina: formula1.com