La stagione 2026 di F1 vedrà in pista, su undici squadre al via, tre grandi case costruttrici che tuttavia gareggeranno con un motore non prodotto direttamente da loro
La stagione 2026 di F1 – oltreché le novità tecniche – vedrà anche diversi cambiamenti con l’ingresso o il ritorno di case costruttrici, squadre o motoristi. Nomi noti degli sport motoristici, rispetto ai quali in molti casi sarà associata una particolare tendenza. Ossia, quella di grandi case costruttrici che però correranno senza un loro motore.
Nulla che non accada sulle strade di tutti i giorni. Sono infatti diversi i marchi che non progettano – sui modelli di serie – i motori, limitandosi a farseli produrre e sviluppare oppure semplicemente acquistandoli. Ebbene, in F1 tra il 2026 e il 2027 succederà qualcosa di molto simile, là dove le grandi case utilizzeranno però motori altrui. Questione di costi e di sostenibilità economica, certo, ma comunque con un certo effetto.
Il ritorno dell’Aston Martin in F1, ormai quasi quattro anni fa, aveva replicato la collaborazione stretta con Merecedes-AMG per le supersportive, si pensi solo alla Vantage o alla DB11. Tale esempio, a suo modo, ha fatto scuola. Così, l’Alpine ha dismesso i Renault (pur essendo parte del suo Gruppo dal 1973) e la General Motors ha preferito cominciare come squadra ‘clienti’. Tutte associazioni quantomai singolari.
Novità e grandi nomi
Sempre riguardo la casa di Gaydon, il rapporto con Honda ha confermato la scelta di continuare a comprare i motori. In questo caso, però, da ‘ufficiali’.
Leggi anche: F1 | UFFICIALE il fornitore di motori per Alpine dal 2026
Fornendo un breve riepilogo, invece, nel 2026 ci sarà il ritorno della Ford, in sinergia con la Red Bull Powertrains e l’esordio dell’Audi, con la Sauber. Come sottolineato, l’Aston Martin dopo cinque stagioni lascerà le unità motrici della Mercedes AMG. I britannici avranno dunque lo status di squadra ‘ufficiale’ della Honda.
A sua volta, la casa di Stoccarda supporterà la Alpine (a questo punto, di fatto, ormai ex divisione sportiva della Renault). La General Motors, poi – che esordirà nel Circus con il marchio Cadillac – ha già stretto un accordo con la Ferrari, con prospettive valevoli almeno fino al 2027.

La F1 sta vivendo un ottimo momento. Questo, sia dal punto di vista economico-finanziario che nel riscontro del pubblico. Ecco perché operazioni commerciali del genere, fortemente simboliche e pubblicitarie potrebbero in futuro trovare sempre maggiore spazio.
Al contempo, però, il rischio è che gli appassionati storici siano sempre più disorientati, tra motori con gli ‘adesivi’ e costruttori che si limitano a metterci il nome.
Seguici sui social: Telegram – TikTok – Instagram – Facebook – Twitter
Copertina: Planet F1.com Credits